Golden Rock, il masso dorato sorretto da divini equilibri

Udite, udite. Nel Paese che ora si chiama Myanmar ma per molti resta Birmania c’è un luogo mistico che lascerà di stucco anche il più scettico dei viaggiatori. Ebbene, si tratta di un enorme masso dorato, detto Golden Rock, che sembra sfidare la forza di gravità sulla cima del monte Kyaiktiyo, nello Stato Mon.

Si dice che questo prodigioso macigno sia miracolosamente tenuto in equilibrio su uno sperone di roccia da una ciocca di capelli di Buddha. Si tratta di uno dei più importanti luoghi di pellegrinaggio per i buddisti del Myanmar, che suggeriamo di visitare con estrema sollecitudine, prima che tutto cambi in quest’affascinante nazione, una delle più intatte del sud-est asiatico, con l’incipiente invasione dei tycoon occidentali e del turismo di massa.

Veduta notturna del Golden Rock e della Pagoda Kyaiktiyo
L’imponente Roccia d’Oro del Myanmar – “Kyaiktiyo” by Arian Zwegers is licensed under CC BY 2.0

Non c’è tempo da perdere. Il Myanmar sta correndo a perdifiato verso il progresso, nel tentativo di recuperare il tempo perduto in decenni di isolamento. Massicci pick-up giapponesi stanno prendendo il posto dei carretti trainati da pariglie di buoi. Le compagnie aeree interne sono passate in un batter d’occhio da appena un paio a oltre una decina. Un’ampia superstrada costruita in tempi record collega Yangon, la città più popolosa, a Mandalay, porto commerciale sul fiume Irrawaddy, fendendo il Paese verticalmente per oltre 600 chilometri. 

Beatevi della straordinaria bellezza di questo Paese e preparatevi a rimanere folgorati dallo splendore della Golden Rock perennemente in bilico su uno sperone di roccia, sormontata da una pagoda dorata che ne accentua il senso di precarietà.

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Perché visitare la Pagoda Kyaiktiyo? 

Sulla sommità del monte Kyaiktiyo, a un’altitudine di oltre 1000 metri, si staglia l’imponente Roccia d’Oro, propriamente detta Pagoda Kyaiktiyo. Che si abbia fede o no, ammirare con i propri occhi un gigantesco masso sfavillante che sembra sporgersi incautamente sulla valle sottostante in bilico sull’estremità di uno sperone roccioso è un’emozione che scuote profondamente l’anima. Si mescolano meraviglia, vertigine, stupore, brivido, incanto e spiritualità. A nostro modesto parere, già solo questo vale il viaggio in Birmania.

Dalla cima del monte Kyaiktiyo, inoltre, si può ammirare un panorama da favola, in cui cielo, terra, oro e una vasta corona di colline e montagne diventano parte di un quadro che toglie il fiato.

Il monte Kyaiktiyo, dove si trovano l'omonima pagoda e la Roccia d'Oro
Panorama dal monte Kyaiktiyo – Photo by kyaw zay ya on Unsplash

Benché si tratti, come accennato, di una delle principali mete di pellegrinaggio per i buddisti del Myanmar, il numero tutto sommato ancora contenuto di visitatori lascia ampio spazio per apprezzare al massimo questo luogo di grande suggestione. Nei pressi della Roccia d’Oro sorgono altre pagode, piattaforme panoramiche, ballatoi sospesi ed edifici contenenti statue di Buddha e spiriti Nat, retaggio della passata religione animista. 

La leggenda della Roccia d’Oro 

La Pagoda Kyaiktiyo si trova sopra un masso granitico prodigiosamente in equilibrio sull’orlo di un piano roccioso inclinato grazie, secondo un’antica leggenda [1], a una ciocca di capelli di Siddhārtha Gautama, il Buddha, recata in dono al re dei Mon da un eremita di nome Taik Tha.

La leggenda narra che sia proprio questa ciocca di capelli a mantenere il mastodontico masso saldamente ancorato alla roccia sottostante, impedendogli di precipitare lungo la scarpata. Il capello di Buddha, preziosa reliquia, pare sia conservato all’interno della pagoda appositamente costruita oltre 2000 anni fa sulla sua sommità. 

Golden Rock: una meraviglia geologica 

Come appare evidente anche solo osservando le immagini, la superficie di contatto tra il grande masso granitico e la base rocciosa di sostegno è estremamente ridotta. Si nota addirittura una fessura alla base del masso. E per di più, il macigno sporge per oltre metà della propria circonferenza sullo strapiombo sottostante, apparentemente sfidando la forza di gravità.

Golden Rock: la sottile area di contatto tra la piattaforma e la roccia
L’area di contatto tra la piattaforma e la roccia – Photo by Romain Pontida, licensed under CC BY-SA 2.0

La sua posizione sembrerebbe essere il risultato di una combinazione di fattori geologici. Benché le dinamiche esatte non siano del tutto chiare, è probabile che l’azione sinergica di erosione, attività sismica, gelo e disgelo abbia consentito al masso di trovarsi in questa curiosa posizione.

La regione in cui sorge il monte Kyaiktiyo è geologicamente attiva. Scosse sismiche e movimenti tellurici potrebbero aver contribuito al posizionamento del masso nel tempo. Nel corso di milioni di anni, inoltre, le rocce e il terreno sono stati corrosi da naturali processi di erosione causati da vento, precipitazioni e altri fattori ambientali. Questo potrebbe aver contribuito a modellare il bordo dello sperone roccioso su cui si trova la Golden Rock. C’è poi l’acqua che, penetrando nelle fenditure della roccia ed espandendosi al momento del congelamento, esercita una pressione che può a sua volta aver contribuito al posizionamento del masso.

Il fenomeno, comunque, non è raro. Percorrendo la salita che conduce alla Golden Rock si notano altri massi granitici in precario equilibrio.

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Architettura della Pagoda Kyaiktiyo 

La Pagoda Kyaiktiyo è un piccolo stupa di 7 metri di altezza, che simboleggia la mente illuminata del Buddha. La struttura riproduce i cinque elementi peculiari della religione.

Golden Rock
Golden Rock – Photo by dany13 is licensed under CC BY 2.0

In genere queste costruzioni vengono erette per essere destinate alla conservazione di reliquie di illustri maestri buddisti. In questo caso, come abbiamo visto, al suo interno è conservato il capello di Siddhārtha Gautama senza il quale, secondo la leggenda, l’enorme Roccia d’Oro sarebbe già precipitata lungo il dirupo. 

Simbolismo e significato culturale 

La Golden Rock nel Myanmar è un luogo sacro per i fedeli. Si tratta di un’importante meta di pellegrinaggio buddista, nonché il terzo più importante sito religioso del Paese, dopo la Pagoda Shwedagon di Yangon, risalente a 2500 anni fa, e il Tempio Mahamuni, dove si venera una statua di Buddha[2]alta quasi 4 metri, deformata da vari strati di lamine d’oro recate in dono dai devoti, che hanno ormai raggiunto uno spessore di quasi 20 centimetri.

I fedeli partono a piedi da Kinpun, un piccolo centro alla base del monte Kyaiktiyo, e percorrono oltre 10 chilometri in salita per raggiungere la Roccia d’Oro, a cui si avvicinano a piedi scalzi, pregando e sostando in contemplazione e meditazione, letteralmente a un passo da un baratro di oltre 300 metri. Anche per chi non è credente, assistere a cotanta devozione è un’esperienza emozionante.

Golden Rock: un primo piano notturno
Golden Rock” by D-Stanley is licensed under CC BY 2.0

È ampiamente diffusa la credenza che chi si reca in visita alla Pagoda Kyaiktiyo almeno tre volte all’anno venga ricompensato con fortuna e prosperità. Si crede altresì che basti una visita a questo luogo sacro per convertirsi al buddismo. 

Perché la Golden Rock è dorata? 

Il masso è ricoperto da vari strati di sottili lamine d’oro purissimo, applicate dai pellegrini in segno di fede e devozione. È questa usanza a rendere la Golden Rock così lucente, in particolar modo all’imbrunire, quando vibra di un bagliore mistico che riscalda l’atmosfera, unitamente al canto dei fedeli, ai lumi delle candele e al profumo degli incensi votivi. I devoti sono soliti recare in dono anche ricchi piatti di frutta, riso e composizioni floreali. 

Come mai si trova in quella posizione? 

Secondo la leggenda di cui sopra, Siddhārtha Gautama durante una delle sue peregrinazioni donò una ciocca di capelli a Taik Tha, un eremita che, prima di morire, ne fece dono al re Tissa. Gli chiese che la ciocca venisse custodita come reliquia sotto una roccia che avesse le sembianze del suo capo.

Il re trovò una roccia adatta negli abissi oceanici. Il grande masso venne prelevato con l’aiuto del re Thagyamin, trasportato con una nave e collocato nel punto in cui si trova attualmente.

La nave con cui venne trasportato fu a sua volta trasformata in un enorme macigno che si trova nella stessa area. Sulla sommità del masso dalla forma che, in effetti, ricorda quella di un’imbarcazione, è stata eretta la Pagoda Kyaukthanban.

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Qual è il periodo migliore per visitare la Golden Rock in Birmania? 

Nel sud del Myanmar, affacciato sul Golfo del Bengala, si susseguono tre stagioni ben definite. La stagione fresca e secca, da novembre a metà febbraio, è caratterizzata da temperature piacevoli e precipitazioni rare. Le temperature e i tassi di umidità crescono nella stagione calda pre-monsonica, che inizia a fine febbraio e termina verso la metà di aprile. Il periodo compreso tra maggio e ottobre corrisponde, invece, alla stagione delle piogge, e la regione è frequentemente bersagliata da piogge torrenziali. Il periodo migliore per visitare questa parte della Birmania e la Pagoda Kyaiktiyo è, quindi, compreso tra i mesi di novembre e marzo.

Come comportarsi quando si visita la Roccia d’Oro 

Per la visita della Pagoda Kyaiktiyo è richiesto un abbigliamento adeguato, con indumenti sobri e che non lascino scoperte le spalle, la schiena e le gambe.

Ai visitatori, indipendentemente dal credo, è richiesto di togliere le scarpe per accedere al luogo sacro. Ricordiamo, inoltre, che quando ci si siede per ammirare il sito, gli arti non devono mai essere puntati in direzione della pagoda o di un’immagine del Buddha.

Per completezza d’informazione segnaliamo che solo agli uomini è concesso toccare e applicare lamine d’oro alla roccia. Per osservanza dei principi del Buddhismo birmano, le donne devono mantenersi a distanza. 

Come raggiungere la Roccia d’Oro 

Da Yangon, l’ex capitale della Birmania, è possibile raggiungere la regione in cui si trova la Golden Rock in autobus in 5 ore circa. Da Kinpun, località situata ai piedi del monte Kyaiktiyo, si raggiunge il villaggio di Ya Thay Taung a 1000 metri di altitudine in circa mezz’ora a bordo di una sorta di taxi collettivo.

Dal villaggio di Ya Thay Taung si può scegliere se raggiungere la Roccia d’Oro in cabinovia in pochi minuti o a piedi in tre quarti d’ora lungo un percorso in salita con dislivello lieve. Per organizzare i vari spostamenti, la soluzione migliore è affidarsi a un tour operator specializzato in viaggi nel sud-est asiatico. Otterrete un inestimabile risparmio in termini di tempo, denaro ed energie rispetto alla pianificazione dell’itinerario e all’acquisto dei singoli biglietti. 

Note

1 Kyaiktiyo Pagoda, Legend, Wikipedia (en), 18 settembre 2023, da https://en.wikipedia.org/wiki/Kyaiktiyo_Pagoda#Legend

2 Mahamuni Buddha Temple, Mahamuni image, Wikipedia (en), 18 settembre 2023, da https://en.wikipedia.org/wiki/Mahamuni_Buddha_Temple#Mahamuni_image

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