Siete alla ricerca di destinazioni per un viaggio in Laos, curiosi di conoscerne le città e non sapete ancora bene dove andare?
Questa guida è stata scritta con l’intenzione di offrire una panoramica su cosa vedere in Laos senza tralasciare le località minori che spesso tendono a scomparire dalle mappe. Non mancano di certo i principali luoghi d’interesse come Luang Prabang o Vientiane che è la capitale e ospita tra le proprie vie il tempio dorato di Pha That Luang, simbolo del Paese. Ma troverete anche destinazioni inconsuete che offrono la promessa, ampiamente mantenuta, di avventurosi trekking nella giungla e scoperte inaspettate di grotte attraversate da fiumi. Cittadine affacciate sul Mekong, dove la dominazione francese resta nel ricordo delle fatiscenti facciate degli edifici coloniali o sperduti villaggi arroccati sopra altopiani.
Come avrete intuito, i nostri itinerari in Laos seguono vie traverse, meno lineari del consueto, ma più appaganti, capaci di trasmettere quella passione per il viaggio che cambia la prospettiva e fa tornare a casa con il desiderio intenso di riprendere in mano le valigie ed esplorare nuovi luoghi.
Vientiane e il Buddha Park
Itinerario culturale in Laos
Cosa vedere in Laos: città e luoghi di interesse culturale
Un itinerario di questo tipo segue necessariamente la via fluviale più importante del Laos e di tutto il Sud-est asiatico: il fiume Mekong. La maggior parte delle città e dei siti archeologici sorgono in prossimità di questa fondamentale via d’acqua, il cui valore economico e culturale permea la vita dei laotiani da millenni.
1. Vientiane
Capitale del Laos e luogo ideale di partenza del nostro viaggio. È uno dei cuori politici e religiosi del Paese insieme a Luang Prabang. Ne sono testimonianza i numerosi Wat (templi) disseminati nel tessuto cittadino. Wat Si Saket e Wat Ho Phra Kaew sono i più antichi e destinazione irrinunciabile per avere un’idea del patrimonio artistico e culturale del Paese.
Notevole anche la scelta gastronomica dei locali cittadini. Si va dalla cucina indiana a quella vietnamita, senza rinunciare a sapori ed influenze occidentali.
2. Vang Vieng
Centro nevralgico per le operazioni militari americane nel Sud-est asiatico tra gli anni ‘60 e ‘70 gli anni settanta (la vecchia pista di atterraggio è ancora visibile a pochi passi dal centro cittadino), è oggi un luogo privilegiato per gli amanti dell’avventura e dell’esplorazione. Situata lungo le placide rive del Nang Song la bellezza del paesaggio con le sue colline carsiche appare subito evidente. Visitatene i dintorni con le sue grotte e le sue lagune di acqua cristallina di cui Tham Nam ne è uno splendido esempio.
3. Luang Prabang
Più a nord l’antica capitale del Laos: Luang Prabang. Si trova lungo le rive del fiume Mekong. È un luogo magico oggi riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Soggiornare qui dà la sensazione di calarsi poco a poco nella vera tradizione del Laos. Penso al tempio di Phu Si con i suoi gradini che sembrano non finire mai e che ricompensano la fatica con albe e tramonti spettacolari o a Pac Ou (la Grotta dei Mille Buddha) raggiungibile con un viaggio in barca attraverso la foresta tropicale. Luogo sacro della tradizione buddista, cela al suo interno centinaia di statue dell’Illuminato e l’atmosfera antica di rituali dimenticati. Penso ai monaci che all’alba percorrono le vie della città per ricevere le offerte dei fedeli. Penso ai mercati chiassosi e colorati che riempiono le strade di Luang Prabang.
4. Nong Kiaow
In ogni viaggio che si rispetti c’è un luogo che resta impresso nella memoria per la pace e quel senso di malinconica distanza che ci fa godere dell’essere lontani da casa, certo, ma sicuri e a proprio agio nel luogo in cui ci troviamo. Questo è Nong Kiaow. Piccolo villaggio dodici ore circa a nord di Luang Prabang è il luogo ideale per il trekking, attraverso un paesaggio costellato da colline calcaree.
La città sorge in un’ansa del fiume Nam Ou su cui si affacciano numerosi locali e ristoranti. Si respira un’atmosfera autentica senza dover rinunciare alle comodità, esempio di un turismo sostenibile quando riesce ad integrarsi con i ritmi locali.
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5. Phongsali
Distesa sulla sommità di un altopiano da cui svetta la cima del monte Phu Fa (1624 m), Phongsali è una remota cittadina del Laos settentrionale non lontana dal confine cinese. Le architetture in legno del centro urbano rammentano quelle tipiche dello Yunnan, mentre i paesaggi circostanti sono un tripudio alla natura selvaggia. La città di Phongsali è il punto di partenza per innumerevoli escursioni verso i villaggi abitati dalle etnie locali Akha, Haw e Mouchee. Nei dintorni è possibile effettuare piacevoli passeggiate e trekking di qualche ora alla scoperta di uno dei territori meno conosciuti di tutto il Laos.
6. Phonsavan
Città da Far West, siamo d’accordo. Una via centrale, polverosa anche se asfaltata. Ristoranti poco degni di nota. Vita notturna pari a zero. Il fatto è che Phonsavan non la dimenticherete tanto facilmente, ma per ben altre ragioni!
I siti archeologici della Piana delle Giare costituiscono un patrimonio unico, una visita in cui la curiosità e la sorpresa vi accompagneranno per tutto il percorso. Sono manufatti antichi e di difficile datazione (risalenti probabilmente all’Età del ferro) misteriosi per la loro funzione ed inseriti in un contesto naturale particolarmente affascinante. Ce ne sono migliaia dislocate su più siti e alcune superano i tre metri di altezza. Impressionanti manufatti di una cultura ancora in parte sconosciuta.
Siamo a più di duemila metri sul livello del mare, perciò non dimenticate abiti pesanti per la sera!
7. Thakhek
Affacciata sulla riva sinistra del Mekong, questa cittadina del Laos centrale ha acquisito negli ultimi anni un’attenzione sempre maggiore, dovuta alle meraviglie naturalistiche che si trovano nei suoi dintorni. Nell’area protetta del Parco di Phu Hin Bun, la grotta di Tham Kong Lor è incastonata tra spettacolari montagne coperte dalla giungla tropicale. Al suo interno una volta calcarea che supera i cento metri di altezza, un fiume utilizzato in passato per trasportare merci e una laguna che pare proprio uscita da un sogno. Nei pressi della cittadina un’ulteriore meraviglia naturale è costituita dalla remota grotta di Tham Pa Fa, riscoperta nel 2005 e che contiene al proprio interno una collezione di antichi Buddha in bronzo.
8. Savannakhet
La città conserva nei suoi fatiscenti edifici coloniali le testimonianze del suo passato francese. Facilmente visibili durante un giro in bici sul lungofiume, si trovano stretti tra negozi di noodles e più moderni café che accolgono i visitatori di passaggio. Savannakhet è infatti situata lungo l’arteria principale che collega il nord al sud del Laos e passerete necessariamente da qui per raggiungere Pakse e il Plateau des Bolovens. Una sosta nel centro urbano consente di ammirare le architetture del Wat Sainyaphum, tra i più grandi e antichi templi buddhisti del Paese. Costruito tra il XV e XVI secolo ospita le celebrazioni del Capodanno laotiano e nel mese di ottobre il Boat Racing Festival.
9. Pakse
Lontani dal fascino di Luang Prabang e dall’atmosfera vivace di Vientiane, eppure Pakse con la sua atmosfera coloniale, i suoi vivaci mercati e i suoi locali dove è possibile bere e mangiare ammirando il quieto panorama fluviale, ne fanno un luogo che resta nella memoria.
Non lontano dalla cittadina merita un’esplorazione in giornata la visita all’antico tempio di Wat Phu. Si estende in parte lungo una piana alluvionale vicina al Mekong, in parte a ridosso di un’ imponente parete rocciosa. Spettacolare!
Pakse costituisce anche un buon punto di partenza per esplorazioni di uno o più giorni al Plateau des Bolavens.
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10. Hua Xay – Luang Prabang via fiume
Un itinerario in barca insolito e ricco di fascino, dal sapore letterario di antichi esploratori ed eroi più moderni. La partenza o l’arrivo, fate voi, è la cittadina di Hua Xay, situata al confine con la Thailandia e luogo privilegiato per il trekking naturalistico e la visita ai villaggi tribali locali. L’itinerario, in base all’imbarcazione da voi scelta, avrà una durata di due o più giorni. La foresta tropicale fa da sfondo a questo viaggio, mettendo in risalto i villaggi che incontrerete lungo il percorso. Scegliete bene l’agenzia cui affidarvi, importante vista la durata dell’itinerario e l’impossibilità di scendere se i servizi non corrispondono alle vostre aspettative.
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11. Plateau des Bolovens
Se durante il vostro viaggio vi troverete nelle cittadine di Pakse o Champasak e berrete un caffè nei loro tanti locali state sicuri che il Lao coffe che state sorseggiando viene dal Plateau des Bolovens. Un vasto altopiano che offre al viaggiatore luoghi di interesse naturalistico unici nel suo genere. In questo caso affidarsi ad un tour professionale e competente permette di scoprire realtà locali e luoghi altrimenti difficili da raggiungere se non muniti di mezzi propri.
Ci sono le piantagioni di caffè con le visite e le degustazioni. Ci sono cascate per tutti i gusti: alte ed imponenti (Tad Yuang e Tad Fane) oppure rapide ed impetuose (Tad Hang). E poi ci sono i trekking e le visite ai villaggi locali delle tribù Ale, Nge e Katu.
12. Si Pan Don o le 4.000 isole
Nel sud del Laos a pochi chilometri dal confine Cambogiano troviamo le 4.000 isole. Che il numero sia proprio questo difficile stabilirlo, ma il paesaggio è comunque chiazzato di isole diverse per forma e dimensioni in un ampio slargo del fiume Mekong.
Le tre isole principali sono Don Dhet, Don Khon e Don Khong. Piacevoli le escursioni in bici attraverso i ponti in bambù che collegano le isole e che permettono di ammirarne le bellezze naturalistiche.
Il santuario dei delfini neri dell’Irrawaddy, le escursioni fluviali fino a Nagasang e le cascate di Khone Phapeg.
Viaggio in solitaria o viaggio organizzato?
L’avventura è parte integrante di ogni viaggio, ma viaggiare da soli non è sempre sinonimo di incontri esotici ed esplorazioni uniche perché non massificate. Certo il fascino bohémien del viaggio in solitaria, la possibilità di fare nuovi incontri e percorrere itinerari che non avremmo conosciuto in un viaggio organizzato, rendono l’esperienza impareggiabile. Occorre comunque una grande capacità di adattamento, una pazienza e spesso una fatica maggiori visto che è necessario fare tutto da soli: dall’organizzazione degli spostamenti, alla scelta degli itinerari.
In un paese come il Laos questo è possibile, vale comunque la pena ricordare che l’affidarsi a tour operator locali professionali ed eticamente affidabili è una scelta che non sempre significa perdita di autenticità e di contatto con le culture locali.
Spesso infatti l’accesso ad aree tribali (villaggio Bam Nalam e tribù Khmu, ad esempio) o ad itinerari escursionistici in zone meno battute contribuisce in maniera determinante ad un maggiore apprezzamento della vita locale e ad un sostegno diretto a queste popolazioni, altrimenti escluse dagli itinerari fai-da-te o dai percorsi massificati dei grandi tour operator. Noi di InAsiaTravel siamo qui anche per questo: consigli, suggerimenti, percorsi di uno o più giorni. Ci assumiamo la responsabilità non solo delle persone che si affidano a noi, ma anche del territorio e delle realtà locali che incontreremo insieme.
Concludiamo qui il nostro viaggio, al confine tra Laos e Cambogia.
Vi auguriamo una buona partenza e che il vostro viaggio, da soli o insieme a noi possa sempre sorprendervi.
Cosa vedere in Laos: domande frequenti
Per cosa è famoso il Laos?
Le città più conosciute sono Vientiane e Luang Prabang. La prima capitale del Paese, la seconda centro storico e culturale di notevole importanza. Negli ultimi anni il Laos è divenuto una meta sempre più rilevante tra gli appassionati di trekking e destinazioni natura.
Quanti giorni per visitare il Laos?
Una settimana è più che sufficiente per visitare le maggiori città del nord del Laos (Vientiane, Vang Vieng, Luang Prabang) con escursioni naturalistiche nei dintorni.
Cosa vedere in Laos in 4 giorni
Se si tratta del primo viaggio nel Paese il consiglio è quello di non perdervi la visita alla capitale politica Vientiane e a quella culturale Luang Prabang.
Quando andare in Laos
Dato il clima tropicale di cui risente il Paese, i mesi migliori per visitare il Laos vanno da novembre a febbraio. La stagione secca presenta infatti un clima relativamente mite con scarse precipitazioni e cielo generalmente soleggiato.
A partire dal mese di aprile e fino alla fine di maggio le temperature aumentano progressivamente in particolare nelle aree pianeggianti.
Durante il periodo estivo e all’inizio dell’autunno si concentrano le maggiori precipitazioni anche a carattere torrenziale.