Battambang, Cambogia: cosa vedere e fare

Ci si accorge del reale valore di Battambang solo quando si arriva a Battambang. Regola valida per molti altri luoghi della Cambogia, certo, ma che in questa cittadina dall’aspetto modesto e l’aria tranquilla, acquista un senso di più profonda verità. In posizione defilata rispetto ad altre località del Paese, ai margini nord-occidentali del lago Tonle Sap, l’area di Battambang è stata per secoli terra contesa. Da un lato l’ingombrante presenza siamese, dall’altro i fasti perduti di un impero, quello Khmer, che poteva vantare dalla sua solo il ricordo del proprio glorioso passato.

Mappa che mostra Battambang nel contesto del territorio e delle altre città della Cambogia
Mappa di Battambang nel contesto delle altre città della Cambogia

Il fiume Sangker attraversa la città in curve sinuose, modesto nella sua portata e meno imponente del più celebre Mekong, sembra lo specchio naturale dell’attitudine di Battambang a non volersi mostrare troppo. Per questa ragione ci si accorge di lei quando ormai il viaggio è già in là con i giorni che scappano via tra i templi di Angkor, la capitale Phnom Penh o le province remote dell’est. Per carità, c’è sempre tempo per cittadine come Battambang in Cambogia, ma se siete arrivati fino a qui, avrete voglia di seguire itinerari poco battuti, dove il ciondolare a piedi o in bici fino alla campagna costellata di campi di riso è già di per sé un’esperienza allettante.

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Fiume Sangker attraversa la città di Battambang

Non l’unica comunque, visto che a dispetto della sua posizione la città può vantare un’architettura coloniale tra le meglio conservate del sud-est asiatico, templi montagna, bat caverne, avventurose spedizioni su rotaia e parecchie altre cose che non vediamo l’ora di raccontarvi. Perché noi di In Asia Travel Battambang la conosciamo bene, come il resto della Cambogia più autentica e le sue meraviglie.

Cambogia Autentica
8 giorni tra Angkor, Battambang, lago Tonle Sap e templi remoti

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Battambang: cosa vedere e fare

Phnom Sampeuv

Lungo la strada NR57 la collina carsica di Phnom Sampeuv compare all’improvviso, in mezzo alla campagna, quasi fosse un miraggio. Il terreno piatto a perdita d’occhio, dove da secoli si coltiva riso, rende l’effetto ancora più suggestivo. Una svolta a sinistra, lasciamo l’asfalto, le case in legno e cemento e prendiamo la sterrata che ci porterà a destinazione. Alla nostra destra la collina di Phnom Sampeuv lascia intravede tra la vegetazione che ne ricopre i financhi, anfratti rocciosi, scavati dall’acqua e dal vento dove durante il giorno trovano rifugio migliaia di pipistrelli. Al tramonto lasciano le grotte per volare verso est, in direzione del lago Tonle Sap, alla ricerca di cibo. È uno spettacolo naturale che si ripete quotidianamente, e lascia interdetti, stupiti e anche un po’ inquieti.

La grotta pipistrelli Phnom Sampeuv, nei pressi di Battambang
Grotta pipistrelli Phnom Sampeuv

La salita della collina lungo innumerevoli scalinate ci consente di accedere a un mondo perduto di grotte e stalattiti, meraviglia naturale che diventa testimonianza storica del periodo più drammatico della storia cambogiana. L’area attorno a Battambang è stata infatti una delle ultime roccaforti degli khmer rossi[1] e la collina di Phnom Sampeuv teatro di spietati massacri. È a mezza costa che troviamo l’accesso a una grotta con all’interno la statua di un Buddha. Poco distante uno spazio chiuso da una vetrata, oltre la quale  sono conservate parte delle ossa delle vittime. Un pellegrinaggio silenzioso prosegue ancora oggi sulle gradinate che conducono alla grotta.

La grotta carsica di Phnom Sampeuv
Phnom Sampeuv

È una tappa senz’altro necessaria, utile a dare la misura di quanto la Cambogia abbia sofferto, mentre proseguiamo la salita fino alla cima del Phnom Sampeuv. Da quassù la vista spazia senza impedimenti e se non fosse per quella lieve foschia lo sguardo potrebbe arrivare fino a Battambang. C’è così tanta distanza tra quello che abbiamo appena visto e ciò che vediamo adesso che viene da chiedersi se non sia stato tutto un terribile incubo. Alle nostre spalle lo stupa dorato della cima, con i suoi naga, le effigi del Buddha e le danzatrici sacre ci rammenta della possibilità di un’altra esistenza, di pace, al di là dei conflitti.

Angkor, Battambang e Phnom Penh
Un viaggio classico tra le principali città cambogiane

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Bamboo Train

Mezzo di trasporto semplice ed economico che diventa esperienza turistica divertente e singolare. Il bamboo train è senza dubbio uno dei sistemi di locomozione a motore più essenziali sul quale vi capiterà di salire. Immaginate una carrozza ferroviaria, togliete tutto il superfluo, a parte ruote e pianale, quello che otterrete è un’immagine approssimativa, ma sempre eccessivamente comoda del bamboo train.

Il bamboo train di Battambang
L’esperienza indimenticabile del Bamboo Train

Allo scoppiettante pulsare di un motore a due tempi vi sembrerà di volare. E quando dalla direzione opposta vedrete arrivare una carrozza in tutto simile alla vostra e per di più sul vostro stesso binario, vi capiterà di pensare di aver sbagliato qualcosa. Uno sguardo al tizio dietro di voi che con tutta tranquillità arresterà la corsa, vi farà scendere, smonterà il bamboo train poggiandolo delicatamente fuori dai binari, per rimontarlo poi non appena il pericolo sarà passato. Detta così sembra una follia, ma una follia divertente, di quelle che non si dimenticano e che si possono sempre raccontare!

Il Phare Circus di Battambang

Il progetto nacque nel periodo più drammatico della storia cambogiana, negli anni ottanta, quando in un campo profughi al confine con la Thailandia Veronique Decrop istituisce delle classi di disegno[2] e arte terapia come sostegno ai bambini rifugiati. Negli anni successivi, dopo la chiusura del campo, la Decrop, insieme a nove studenti, decide di avviare nella loro città di origine una scuola per proseguire le attività creative. A Battambang prende così lentamente forma un progetto creativo che vedrà coinvolti numerosi ragazzi e ragazze, bambini e bambine fino all’inaugurazione nel 1998 della Scuola di Circo Phare Ponleu Selpak. L’anno successivo sarà presentato il primo spettacolo a Battambang e Siem Reap. È l’inizio di un grande ed emozionante show che ancora oggi viene messo in scena con abilità e umorismo dagli studenti della scuola. 

Trovate qui orari e info degli spettacoli.

Il Phare Circus di Battambang
Phare Circus (Photo Courtesy of Phare Cambodian Circus)

Architettura coloniale

L’area dove sorge la moderna Battambang è abitata da millenni, in virtù della sua prossimità al lago Tonle Sap. Le piene monsoniche a cui lo specchio d’acqua è soggetto rendono questo territorio tra i più ricchi e fertili dell’intera Cambogia. Tuttavia l’attuale nucleo abitato risale al 1907 ed è il frutto della pianificazione urbanistica francese. Senza preoccuparsi troppo delle tradizionali case in bambù e legno i colonizzatori portarono la civilizzazione a modo loro: spianando quello che già c’era per ricostruire in ferro e cemento quello che restava. 

Il centro cittadino venne collegato con strade e ferrovie alla capitale Phnom Penh e per incoraggiare il commercio fu inaugurato nel 1936 l’inconfondibile mercato cittadino (Psar Nat) di un bel giallo acceso. La struttura costituisce ancora oggi un punto di riferimento, con la sua caratteristica struttura in stile art déco. Altri esempi di architettura coloniale s’incontrano con un giro in bici o a piedi lungo le vie 1, 2 e 3. Si tratta per la maggior parte di case private con annessi cafè e panetterie.

Di ben altra grandeur la residenza del governatore e i numerosi edifici lungo il fiume dove oggi hanno sede degli istituti bancari.

Come arrivare a Battambang

La cittadina di Battambang è ben collegata nella rete viaria cambogiana. È possibile raggiungerla con facilità sia dal confine Thailandese (Poipet), dalla capitale Phnom Penh e dalla più vicina Siem Reap. I mezzi di trasporto per arrivare a Battambang dipendono molto dalle vostre scelte: minivan, treno, auto privata. Le diverse opzioni, va da sé, incidono sia sui costi che sui tempi di percorrenza. Il treno è senz’altro il mezzo più economico, ma anche quello più lento. Con il minivan avrete la possibilità di condividere il costo del viaggio con altri turisti. Nel caso dell’auto privata dritti alla meta, ma con un prezzo commisurato alla rapidità e alla comodità dello spostamento.

Per ulteriori informazioni sui tour per Battambang e gli eventuali mezzi di trasporto potete contattarci all’email: info@inasiatravel.com

Il Tempio Ek Phnom di Battambang
Tempio Ek Phnom (Battambang)

Quanti giorni a Battambang?

La maggior parte dei luoghi d’interesse si trova a pochi chilometri da Battambang. Per questa ragione un passaggio veloce dalla città per poi proseguire in direzione di Siem Reap o Phnom Penh potrebbe essere una possibilità: per chi dispone di poco tempo e molta voglia di visitare altri posti. Altrimenti potreste decidere di restare un paio di notti e accogliere le atmosfere tranquille e rilassate della città. Passeggiate lungo il fiume Sangker, raggiungere al tramonto le grotte dei pipistrelli, una cena nei tanti ristoranti francesi. Cose così, capaci di rendere il viaggio tanto più vero quanto ci concediamo la possibilità di rallentare il ritmo e vivere quello che c’è. 

Cosa significa Battambang?

Il nome della città significa alla lettera perdere il bastone. Di quale bastone si tratti è presto detto. Leggenda vuole che un re gigante, adirato con il proprio rivale, gli lanciò contro una mazza. Ma vuoi per l’impeto della rabbia, vuoi per mancanza di precisione, mancò il bersaglio e il bastone andò a finire dalle parti dell’attuale Battambang, dove creò un ruscello che prese il nome di O Dambang[3]. A testimoniare l’importanza di questa leggenda di fondazione, una statua dell’impreciso gigante è stata eretta alle porte dell’abitato.

Battambang: clima e meteo

Il periodo migliore per visitare Battambang e il resto della Cambogia va dalla fine di Ottobre ad Aprile. Questi mesi corrispondono infatti alla stagione secca: cielo sereno, scarse precipitazioni e caldo tollerabile. Tenete comunque presente che, come nel resto del mondo, anche nel sud-est asiatico il clima sta subendo cambiamenti profondi e per valutare al meglio il periodo in cui effettuare il vostro viaggio, vi invitiamo a contattarci.

In Asia Travel opera direttamente sul territorio, Gabriele Stoia, il direttore, vive da anni nel sud est Asiatico e chi meglio di lui può consigliarvi. Perciò, fatevi sotto e avanti con le domande!

Contattaci

Note

1 Killing Caves of Phnom Sampeau, Features, Wiki (en), 15 giugno 2023, da https://en.wikipedia.org/wiki/Killing_caves_of_Phnom_Sampeau#Features

2 Phare Circus, Our Story, 15 giugno 2023, da https://phareps.org/our-story/

3 Battambang, Étymologie et mythologie, Wiki (fr), 15 giungo 2023, da https://fr.wikipedia.org/wiki/Battambang%C3%89tymologie_et_mythologie

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