Tashkent, Uzbekistan: dove si trova, cosa vedere e guida alla città

Poco prima di atterrare all’aeroporto internazionale di Tashkent, se si è fortunati e il cielo è sereno e privo di nuvole, è possibile cogliere in un colpo d’occhio prezioso l’orografia di un paesaggio che ha fatto da sfondo al più celebre percorso della storia antica. Le steppe kazake a nord, i contrafforti montuosi del Parco Nazionale Ugam Chatkal verso est e le pianure meridionali – irrigate dallo Syr Darya – che si perdono più a sud nelle aride propaggini del deserto turkmeno.

Tashkent, la capitale dell’Uzbekistan, è stata uno snodo fondamentale lungo la Via della Seta, al pari di Bukhara, Samarcanda e Khiva. Situata in un’oasi attraversata dal fiume Chirchiq e dai suoi affluenti, ha attirato da secoli le attenzioni, perlopiù bellicose, dei condottieri che tentavano di prenderne possesso. Le conquiste arabe dell’VIII secolo, la distruzione operata da Gengis Khan nel 1219 e l’assimilazione alla sfera d’influenza zarista nella seconda metà dell’Ottocento. Più volte distrutta e ricostruita, Tashkent è risorta cambiando nome e urbanistica secondo tradizioni che di volta in volta ne hanno modellato l’architettura.

Con la Rivoluzione Russa la capitale dell’Uzbekistan acquisterà un ruolo di primo piano nella successiva federazione sovietica. La quarta città per importanza dopo Mosca, San Pietroburgo e Kiev attira un gran numero di manodopera dai Paesi vicini che andrà ad alimentare le sue industrie pesanti. Verrà costruita una metropolitana, ancora oggi testimonianza architettonica di gran pregio e, in seguito al devastante terremoto del 1966, si opererà a una ricostruzione della sua città vecchia in gran parte rasa al suolo. 

È in questo lungo percorso storico e umano che si delinea l’anima di una città che, pur non conservando intatte le atmosfere cartolinesche da “antica via della seta” (vedi a questo proposito Bukhara e Khiva), ne incarna i punti di riferimento, all’interno della straordinaria mappa dell’Uzbekistan.

Straordinario Uzbekistan
Tashkent, Samarcanda, il deserto Kyzylkum e la valle di Fergana

Tour Straordinario Uzbekistan

Dove si trova Tashkent?

La capitale dell’Uzbekistan è situata in un’oasi attraversata dal fiume Chirchiq e dai suoi numerosi affluenti. Rispetto al resto del Paese, Tashkent si trova in una posizione fortemente decentrata verso nord-est, a pochi chilometri dal confine con il Kazakistan.

Mappa con Tashkent e le principali città dell'Uzbekistan
Mappa con Tashkent e le principali città dell’Uzbekistan

Cosa vedere a Tashkent: 5 luoghi da visitare nella capitale dell’Uzbekistan

1. Metropolitana di Tashkent

Capita di rado che una metropolitana offra al viaggiatore nulla di più della possibilità di spostarsi rapidamente e in maniera economica da un punto all’altro della città. Luogo di passaggio, facile da dimenticare e altrettanto anonimo di una fermata dell’autobus. Nel caso della metro di Tashkent, già dall’architettura esterna delle sue 28 stazioni[1] intuiamo un’intenzione di fondo che risale all’epoca della sua costruzione. Progettata in seguito al devastante terremoto che colpì la capitale nel 1966, architetti e ingegneri hanno saputo coniugare gli elementi tipici del gigantismo sovietico con altri, più raffinati ed eleganti, della tradizione uzbeka.

Le meraviglie architettoniche della Metropolitana di Tashkent
La Metropolitana di Tashkent

Alla fermata di Alisher Navoi i corridoi si aprono in volte simmetriche decorate con motivi floreali, omaggio al poeta quattrocentesco le cui storie sono raffigurate lungo le pareti piastrellate. Nel sottosuolo della fermata Mustakillik Maydoni, la prima a essere inaugurata (1977), i marmi provenienti dal deserto del Kizilkum creano un’atmosfera di opulenza e ricchezza, al pari dei lampadari in vetro che ne illuminano i corridoi. Dirimpetto al Chorsu Bazar, il più grande mercato cittadino, la stazione omonima (inaugurata nel 1989) è interamente costruita in marmo bianco e granito grigio, con incisioni realizzate da artisti locali.  

Di questo viaggio nel sottosuolo è possibile riportarne testimonianza solo da pochi anni. Prima del 2018, infatti, la metropolitana di Tashkent era parte dell’infrastruttura critica cittadina, al pari di ponti e strutture militari, con l’assoluto divieto di scattare fotografie. Una dimostrazione in più di quanto l’Uzbekistan stia rapidamente cambiando. 

2. Chorsu Bazar

Nel cuore della Città Vecchia di Tashkent il grande bazar di Chorsu unisce in un filo continuo lungo millenni la storia recente e quella più antica della capitale dell’Uzbekistan. Al crocevia delle quattro strade della Via della Seta, ombelico geografico di un mondo che vedeva confluire in questo luogo merci di ogni tipo, l’attuale bazar è una struttura difficile da dimenticare. La sua cupola gigante, ultimo esempio di modernismo sovietico, fu progettata dagli architetti Vladimir Azimov e Sabir Adylov nel 1980[2]. Dalle tinte azzurre che richiamano alla memoria le raffinate architetture religiose dell’Asia centrale, il Chorsu Bazar ospita al proprio interno una moltitudine di banchi e negozi dove il profumo penetrante delle spezie si mischia al vociare di commercianti e venditori, turisti disorientati, scansafatiche che ne affollano ogni metro libero.

Il Chorsu Bazar (Tashkent, Uzbekistan) fotografato dall'esterno
Gli esterni del Chorsu Bazar

Un’abbondanza scioccante di frutta e verdura. Albicocche essiccate, noci, pistacchi, angurie e meloni. Dolci tipici della tradizione uzbeka come il parvat o il kozinaki. Focacce calde, piatti nazionali e l’immancabile via delle spezie con i suoi banchi colorati. Il Chorsu Bazar è un’avventura multisensoriale che lascia stupiti, senz’altro sazi e immancabilmente meravigliati di fronte alla variegata umanità impegnata in un’attività vecchia di secoli: quella della commercio e della contrattazione.

Spezie uzbeke in vendita al Chorsu Bazar di Tashkent, in Uzbekista
Spezie uzbeke in vendita al Chorsu Bazar

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3. Complesso Hazrati Imam

Cuore spirituale e religioso della capitale, il complesso costituito da mausolei, madrase e moschee prende il nome da uno dei primi imam della città. Hazrati Imam, poeta e scienziato originario della capitale uzbeka, è una figura di spicco nella storia nazionale. Uomo saggio, in odore di santità, è figura venerata in tutto il mondo islamico. Non è un caso che la costruzione della moschea a lui intitolata sia uno degli edifici più ricchi e raffinati dell’intera area di culto. Una coppia di minareti alti 53 metri ne incornicia la silhouette sormontata da cupole ricoperte in foglia d’oro. Non da meno i materiali impiegati per la sua costruzione, piastrelle blu provenienti dall’Iran, marmi verdi dalla Turchia e legno di sandalo dall’India. Ulteriori elementi di interesse sono le moschee di Tilla Shaikh e quella di Namazgoch, la madrasa di Barak Khan e il piccolo mausoleo, risalente al XVI secolo, del poeta e filosofo Abu Bakr Shashi. 

L’attrazione principale del complesso è però quella meno visibile, custodita nelle sale della Biblioteca Moye Mubarek. Al suo interno il Corano Uthman, macchiato del sangue del terzo califfo ucciso nel 655 mentre lo leggeva, è considerato uno dei cinque corani originali e il più antico del mondo. Difficile comunque trovare conferma dell’ultima affermazione.

Il complesso Hazrati Imam, che conserva al suo interno il Corano Uthman
Il complesso Hazrati Imam

Pur riconoscendone l’antichità, la storia del corano conservato a Tashkent è a dir poco fumosa e chiama in causa Tamerlano, la città di Baghdad, un famoso generale zarista e perfino Lenin[3]. Quello che è certo, è il valore storico del documento e la sua importanza spirituale.  

4. Complesso del Mausoleo di Sheikhantaur

Nella tranquilla cornice del parco dell’Università islamica di Tashkent il complesso architettonico del Mausoleo di Sheikhantaur è un luogo spirituale, protetto dal caotico traffico cittadino. Risalente al XVI secolo, delle 16 strutture originarie, solo tre sono giunte fino a noi, complici i sommovimenti tellurici sia naturali che politici di epoca sovietica. 

Il mausoleo da cui prende il nome il complesso è il luogo di sepoltura di un santo sufi morto a Tashkent nel 1360. Si tratta di una piccola struttura in mattoni cotti e maioliche blu scuro. 

Alle sue spalle il Mausoleo di Kaldirgach Key è un’insolita costruzione sormontata da un tetto dodecaedrico di colore turchese che custodisce al proprio interno la camera sepolcrale di Tole Bi. Saggio di origini kazake, giudice e uomo di guerra che difese le terre del proprio popolo dalle invasioni straniere.

La tomba di Yunus Khan è la più grande del complesso e sebbene non sia possibile accedere all’interno, la sua cupola turchese e i motivi calligrafici arabi che ne impreziosiscono le facciate testimoniano l’importanza del personaggio che vi è sepolto. Yunus Khan fu discendente di Gengis Khan, nonno di Babur che fondò la dinastia Moghul in India e sovrano di Tashkent.   

Leggi anche: Uzbekistan – Cosa Vedere e Luoghi di Interesse da Visitare

5. Museo delle Belle Arti

Una tappa che vale sicuramente la pena. I quattro piani del Museo di belle Arti di Tashkent ospitano una sezione dedicata all’arte buddhista e greco-battriana con reperti rinvenuti nei vari siti archeologici del Paese. Opere di artisti europei, tra i quali alcuni notevoli Kandinsky e Repin, oltre a sale dedicate ai pittori uzbeki, con particolare attenzione alle opere contemporanee. Di notevole interesse anche la sezione orientale dedicata all’arte indiana, cinese, giapponese e coreana.

Tour culturale Uzbekistan
Tashkent e le città carovaniere sull’antica Via della Seta

Tour culturale Uzbekistan

Cosa comprare a Tashkent

Impossibile visitare la capitale Tashkent ed evitare di acquistare qualcosa. La città offre così tanti luoghi pieni di bancarelle, mercati, negozi che le opportunità di contrattare saranno molte più di quanto la vostra pazienza possa tollerare. Ma è proprio questo il fascino del grande bazar dell’Asia centrale e parte della sua ricchezza storica e culturale.

Gli orecchini kashgar-boldak sono un accessorio tradizionale, tipico dell’Uzbekistan e dal design unico e raffinato.

Gli arazzi in ricamo suzani sono espressione concreta dell’artigianato tessile uzbeko. Realizzati in seta, cotone o altri materiali, coloratissimi e di varie dimensioni possono facilmente essere trasportati in valigia. Appesi sulle pareti di casa costituiranno un ricordo duraturo del vostro viaggio.

I ricami suzani sono tra gli oggetti tradizionali da comprare a Tashkent
Ricami suzani

La qualità dell’argilla uzbeka è conosciuta da secoli e le ceramiche locali, a motivi floreali e nelle caratteristiche tinte oro e blu, sono manifestazione artistica di una tradizione antichissima. 

Senz’altro ingombranti, ma dall’innegabile appeal, i tappeti uzbeki sono parte integrante della tradizione nomade dell’Asia centrale. Stesi all’interno delle abitazioni o nei cortili all’aperto rappresentano il fulcro domestico, spazio di accoglienza e socialità.  

Un piccolo e simpatico souvenir, da mettere in valigia senza preoccuparsi troppo del suo peso. Le statuine in ceramica raffiguranti persone uzbeke, vestite in abiti tradizionali, colorate e con un gran bel sorriso sulla faccia. Mettono di buon umore solo a guardarle.

Statuine in ceramica di Tashkent
Statuine in ceramica di Tashkent

Nei bazar di Tashkent c’è un’apposita sezione dedicati ai cappelli di pelliccia. Vengono chiamati chugirma e sono un accessorio indispensabile di fronte al freddo clima continentale dell’inverno uzbeko. 

La coltelleria uzbeka è tradizione antica, artigianato di grande valore che unisce all’affilatezza della lama, raffinate decorazioni, ognuna diversa in base al luogo di provenienza e all’artigiano che le ha realizzate.

Coltelli Uzbeki, realizzati secondo l'antica tradizione della coltelleria locale
L’antica tradizione della coltelleria uzbeka

Cosa mangiare a Tashkent

La tradizione gastronomica della città risente delle variegate influenze culturali che si sono stratificate nei secoli, fino a produrre un’appetitosa miscela di piatti e spuntini pronti a stupirvi. Per questo non rimarrete di certo delusi nel mangiare a Tashkent.

Piatto leggero, veloce, con possibilità di gustarlo mentre passeggiate per le vie cittadine. I samsa sono dei tortini di pasta sfoglia ripieni di carne (pollo, manzo, agnello) o verdure (zucca, patate).

I samsa sono un piatto tipico della tradizione uzbeka, da provare in un viaggio a Tashkent
I deliziosi samsa uzbeki

Senz’altro più abbondante del precedente, il dimlama è uno stufato di carne, verdure e spezie. Le sue varianti regionali, ognuna realizzata con verdure di stagione, consentono di apprezzarne la sua squisita tradizionalità.

In assenza dei classici spaghetti, il langman può rivelarsi un’alternativa esotica dall’aroma penetrante e dal sapore gustoso. Noodles, un abbondante sughetto a base di carne e tante spezie. Piatto nutriente e sostanzioso, valido sia a pranzo che a cena.

Un dessert antico che ritrova la propria origine nelle variegate influenze culturali che hanno attraversato il Paese. A base di pasta di sesamo, gli halva vengono preparati aggiungendo miele e zucchero e ancora noci, mandorle, radici di liquirizia e pistacchi. Impossibile elencare le diverse varianti regionali, ancora più difficile sottrarsi al gusto dolce e sensuale di questo delizioso dessert. 

Quando andare a Tashkent: clima e temperature

Dato il clima continentale di cui gode il Paese, il periodo migliore per visitare Tashkent e il resto dell’Uzbekistan è nei mesi compresi tra marzo – luglio e settembre – novembre. Le stagioni intermedie offrono temperature generalmente piacevoli, senza gli eccessi estivi o invernali che potrebbero complicare il viaggio.

Questo ovviamente in linea di massima e considerando itinerari in Uzbekistan che toccano le principali località, montagne escluse. Qualora  foste interessati a trekking ed esplorazioni su sentieri meno battuti, vi suggeriamo i mesi estivi, quando il clima è meno rigido e imprevedibile.

Rispetto alle temperature riportiamo qui di seguito una tabella con la media relativa agli anni 1991-2020[4]:

MeseMin (°C)Max (°C)Media (°C)
Gennaio-27,22,6
Febbraio-0,69,54,4
Marzo4,816,110,5
Aprile9,622,416
Maggio1428,521,2
Giugno18,134,126,1
Luglio19,936,428,2
Agosto18,235,126,7
Settembre13,129,721,4
Ottobre7,922,215
Novembre3,114,18,6
Dicembre-0,98,43,8

Note

1 A. Zinna, To see the Best Art and Architecture in Tashkent, Ride the Subway, 31 maggio 2019, da https://matadornetwork.com/read/best-architecture-tashkent-subway-uzbekistan/

2 Chorsu Bazar, Wiki (en), 13 giugno 2023, da https://en.wikipedia.org/wiki/Chorsu_Bazaar

3 Khast Imam Square, Oldest Quran in the World, 13 giugno 2023, da https://caravanistan.com/uzbekistan/center/tashkent/khast-imam-square/#oldest-quran-in-the-world

4 Fonte: https://www.climieviaggi.it/clima/uzbekistan#tashkent

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