Una capitale piccola e raccolta, rispetto alle metropoli sovraffollate e tentacolari del sud-est asiatico. Una città a misura d’uomo con pregevoli testimonianze architettoniche e artistiche della storia del Paese. Tra le tante destinazioni e itinerari del Laos, la capitale, Vientiane, è il punto di partenza ideale per avvicinarsi a uno dei Paesi meno conosciuti della penisola indocinese.
Tanti i templi buddhisti dove sostare per una pausa contemplativa tra gong e canti liturgici. Oppure una passeggiata lungo il corso del Mekong che segna il confine naturale tra Thailandia e Laos, per secoli via di collegamento per le numerose imbarcazioni che trasportavano merci e persone fino alla capitale.
Vientiane e il Buddha Park
Tour di tre giorni con visite a Vientiane e al Buddha Park
L’atmosfera rilassata consente di visitare con agio il mercato notturno, senza sentirsi spremuti dalla folla, e i tanti locali sul lungofiume offrono un intrigante mix di cucina francese e laotiana, oltre a esperienze gastronomiche tipiche della Thailandia o dell’India. Dal punto di vista storico Vientiane ha subito pesanti devastazioni, durante le incursioni siamesi all’inizio del XIX secolo. Molti templi sono andati distrutti e successivamente ricostruiti; a eccezione del Wat Si Saket, unico sopravvissuto alla distruzione e preziosa testimonianza di uno dei periodi più drammatici della storia del Paese. Vientiane nel Laos è la capitale che non ci si aspetta, dove si arriva giusto in tempo per visitare i luoghi principali e si finisce col rimpiangere la partenza.
Laos Classico
Tour con visite a Luang Prabang, Vientiane, grotte e cascate
Wat Si Saket
È un luogo speciale il tempio di Wat Si Saket a Vientiane. Unica testimonianza di uno dei periodi più turbolenti dell’antico regno del Laos, il principale tempio del paese fu costruito agli inizi del XIX secolo, sotto il regno di Anuvong. Il sovrano, una specie di eroe nazionale per la popolazione locale, sfidò il regno del Siam in una guerra di indipendenza, tanto epica, quanto fallimentare. La città di Vientiane fu rasa al suolo dalle truppe siamesi che lasciarono in piedi solo il tempio di Wat Si Saket: divenuto quartier generale degli invasori.
Riveste dunque un’importanza storica e simbolica centrale, quello che è divenuto, dopo la distruzione di Vientiane[1] nel 1828 il più antico tempio del Laos. Il chiostro è interamente circondato da una galleria perimetrale dove sono custodite migliaia di statue del Buddha, in argento e ceramica. Al centro della terrazza la Ubosot, Sala delle Ordinazioni, sormontata da un tetto a cinque livelli in stile thai. È curioso notare che, con tutta probabilità, è stato proprio il peculiare stile architettonico del Wat Si Saket a preservarlo dalla distruzione a cui sono andati incontro gli altri templi della città durante la conquista siamese. Oltre all’Ubosot compongono il Wat Si Saket la biblioteca dove sono conservati i manoscritti della tradizione buddhista e la Torre del Tamburo che richiamava a raccolta i fedeli per le celebrazioni e i rituali.
Wat Ho Prakeo
La storia del Wat Ho Prakeo è legata a un’epoca leggendaria, quando una singola statua aveva il potere di proteggere un’intera città[2]. Protagonista di questa storia è il Buddha di Smeraldo, oggi conservato nel complesso del Grande Palazzo Reale di Bangkok. La statua fu sottratta dalle truppe siamesi nel 1779 quando il tempio acquisì il nome attuale, il cui significato letterale è altare del Buddha di smeraldo. Un furto che brucia ancora oggi a distanza di secoli, tanto che l’attuale tempio, raso al suolo nella distruzione del 1828, venne successivamente ricostruito dagli architetti francesi tra gli anni trenta e quaranta del XX secolo.
È curioso notare che sia proprio l’assenza del Buddha a rendere così sacro questo luogo, una mancanza che le guide locali colmeranno con piacere durante il vostro viaggio a Vientiane, con gustosi aneddoti locali e leggende, un po’ scollegate dalla storia, ma intriganti quanto i reperti ospitati nelle sale del museo. Oltre all’altare su cui era posizionato il Buddha, un trono dorato, immagini sacri e antichi manoscritti testimoniano l’importanza di questo luogo nell’immaginario storico e spirituale di un intero popolo.
That Luang Stupa
Al pari di molti altri edifici storici e religiosi di Vientiane anche lo stupa di That Luang[3]fu distrutto nel corso delle devastazioni siamesi del 1829, quel poco che restò in piedi subì il colpo di grazia a opera dei cinesi in cerca di un leggendario tesoro. I primi esploratori occidentali hanno lasciato testimonianze di stupore e meraviglia di fronte alla straordinaria architettura dello stupa, sormontato da un’enorme piramide ricoperta interamente da lastre d’oro: orgoglio e vanto di re Setthathirat I che lo fece costruire nel XVI secolo. Fu in quel periodo che la prosperità e bellezza di Vientiane superò i confini del regno, diventando una delle città più ricche del sud-est asiatico.
L’attuale struttura del That Luang Stupa è un rifacimento francese degli anni trenta del Novecento, su disegni realizzati dall’esploratore Louis Delaporte, a cui si devono anche pregevoli incisioni delle rovine di Angkor Wat in Cambogia. Dal punto di vista architettonico il That Luang è una delle massime espressioni artistiche del paese, testimonianza dello splendore e prosperità raggiunta dal Laos durante il regno di Lamng Xang (XV-XV secolo). L’edificio a pianta quadrangolare è immagine simbolica del Monte Meru, la montagna sacra della tradizione induista che costituisce il modello per la costruzione di molti templi khmer di Thailandia e Cambogia.
Buddha Park
Una ventina di chilometri a sud-est di Vientiane, lungo il corso del fiume Mekong, si trova un parco così singolare e stravagante da costituire una meta imperdibile per gli appassionati di storia e curiosità. Il Buddha Park di Vientiane è qualcosa di unico, realizzato per stupire e meravigliare il visitatore, con statue mostruose e gigantesche raffigurazioni tratte dalla mitologia buddhista e induista. Nelle intenzioni del suo ideatore, l’artista laotiano Luang Pu Bunleua Sulilat, il Buddha Park sarebbe dovuto essere un luogo di dialogo tra induismo e buddhismo, testimoniato dalla fusione di stili tipici delle due religioni. Un parco a tema che richiama alla mente i giardini delle meraviglie europei del Seicento e Settecento, come quello di Bomarzo, in provincia di Viterbo.
Giusto per dare un’idea, vi troverete di fronte a una grande statua in cemento armato con la bocca spalancata, da cui si accede a una scalinata interna che conduce sulla sommità della struttura e a un’impareggiabile vista dell’intero parco. Un enorme Buddha sdraiato di 40 metri, una gigantesca testa con quattro volti e sei braccia. La visita prosegue lungo i sentieri del parco con le sue 200 statue realizzate nel 1958 da Luang Pu Bunleua Sulilat con l’aiuto di un manipolo di intraprendenti e motivati volontari. Il risultato è un inno alla tolleranza religiosa in uno dei parchi più singolari e curiosi del sud-est asiatico.
Lago Nam Ngum
Il lago di Nam Ngum è una meta piuttosto recente, frequentata dagli abitanti della capitale che non di rado si fermano lungo la strada per un breve pellegrinaggio al sito buddhista di Vang Sang. Qui, nel mezzo della foresta, intagliati su di un costone roccioso, due imponenti Buddha alti più di cinque metri e otto statue minori. Una testimonianza della penetrazione khmer nel Laos che ci riporta indietro nel tempo di oltre un millennio. Proseguendo verso nord, arriviamo al lago Nam Ngum, un bacino artificiale creato negli anni settanta, risultato della costruzione dell’omonima diga[4].
Attorno al lago, villaggi di pescatori e stili di vita rurali, che sembrano ad anni di luce di distanza da quelli urbani della capitale. Un’economia basata sull’agricoltura e la pesca, oltre a un contributo determinante garantito dall’estrazione del sale, come nel villaggio di Ban Keun, una delle mete del nostro tour di Vientiane, tra parchi a tema e templi buddhisti. L’escursione al lago Nam Ngum è un’ottima opportunità per un giro in barca e per escursioni nella campagna circostante, uno scenografico spaccato di vita locale a un’ora di viaggio da Vientiane.
Dal Laos alla Thailandia sul Mekong
Tour di sei giorni con visita a Vientiane crociera sul Mekong fino al confine thailandese
Cosa fare a Vientiane: vita notturna e mercati lungo il Mekong
Rispetto a Bangkok o Phnom Penh, la capitale del Laos sembra più una città di provincia, con una vita notturna che segue ritmi meno frenetici delle altre capitali del sud-est asiatico. Un aspetto, questo, che potrebbe generare un certo smarrimento, in viaggiatori alla ricerca di locali notturni, discoteche e svaghi occidentali. D’altro canto, è proprio questo aspetto a costituire, a mio avviso, uno dei punti di forza di Vientiane. Il suo mercato notturno, a due passi dal Mekong, si può esplorare con relativa tranquillità, tra turisti e gente del posto. Tanti i giovani ai margini del mercato che si riuniscono qui per chiacchierare e frescheggiare lungo le rive del fiume.
La strada principiale che costeggia il night market è uno dei centri della vita notturna con tanti locali che fondono gastronomia francese e laotiana, influenze indiane e thailandesi, oltre a un buon assortimento di pub con un catalogo di birre da far invidia a un locale londinese. Per chi arriva da Bangkok, Vientiane è un’oasi di pace, dove l’aria ritorna finalmente a essere respirabile e le distanze a misura d’uomo. Vientiane è la porta di accesso al Laos del nord, con l’antica capitale Luang Prabang, a cui abbiamo dedicato una guida di viaggio, o alla misteriosa Piana delle Giare di Phonsavan, destinazione di un nostro tour in una delle province più remote del Laos.
Come arrivare a Vientiane
Da Vientiane a Luang Prabang
La distanza di 360 chilometri che separa Vientiane da Luang Prabang può essere percorsa scegliendo autobus o minivan, oppure un volo aereo. Le due opzioni dipendono sia dalla disponibilità economica che dal tempo dedicato al vostro viaggio in Laos. A bordo del minivan avrete la possibilità di ammirare splendidi paesaggi rurali, a patto di non soffrire troppo le numerose curve durante lo spostamento. La durata è di circa undici ore e consigliatissima è una sosta nel pittoresco villaggio di Vang Vieng. Un paio di giorni sono perfetti per esplorare il territorio circostante, caratterizzato da spettacolari formazioni carsiche, grotte e cascate. E poi proseguire verso l’antica capitale del Paese in un tour classico del Laos personalizzabile sia nella durata che nelle destinazioni scelte. Un must di In Asia Travel per scoprire alcuni dei luoghi più suggestivi del Laos del nord.
In aereo è presto fatta, un paio di ore di volo da Vientiane a Luang Prabang, una delle città più belle del sud-est asiatico.
In treno da Bangkok a Vientiane
Treni diurni e notturni collegano Bangkok a Vientiane. In entrambi i casi il viaggio avrà una durata di circa 10 ore. Consigliata l’opzione notturna per risparmiare una notte in albergo e arrivare riposati nella capitale laotiana. Il treno da Bangkok a Vientiane è anche l’opportunità di viaggiare seguendo i binari di una delle ferrovie nazionali più brevi del mondo: poco meno di quattro chilometri. A tanto ammonta la rete ferroviaria del Laos.
Note
1 Vientiane, Storia, Wikipedia L’enciclopedia libera, 26 novembre 2020, da https://it.wikipedia.org/wiki/Vientiane#Storia.↵
2 Palladio (mitologia), Wikipedia L’enciclopedia libera, 26 novembre 2020, da https://it.wikipedia.org/wiki/Palladio_(mitologia)↵
3 Pha That Luang, Wikipedia L’enciclopedia libera, 26 novembre 2020, da https://it.wikipedia.org/wiki/Pha_That_Luang↵
4 Nam Ngum, Diga del Nam Ngum, Wikipedia L’enciclopedia libera, 26 novembre 2020, da https://it.wikipedia.org/wiki/Nam_Ngum#Diga_del_Nam_Ngum↵