Per forza di cose nella nostra mappa si è perso qualcosa. Come sempre accade quando facciamo coincidere la versione cartografica di uno spazio con il territorio che lo rappresenta. Mappa e territorio, per parafrasare un celebre principio, non coincidono mai. Una premessa necessaria quando parliamo dei dieci luoghi da visitare e cosa vedere nel sud-est asiatico. Viene da chiedersi che fine abbiano fatto i templi di Bagan in Birmania, oppure le misteriose anfore di Phonsavan nel Laos centrale o ancora l’isola di Phu Quoc nel Vietnam del sud, una delle mete turistiche con il mare più bello del sud-est asiatico.
È vero, ci siamo persi qualcosa, ma nella nostra personale geografia del sud-est asiatico, un territorio che nella sua parte continentale coincide con la vasta penisola indocinese, vogliamo seguire un itinerario tutto nostro tra le località di mare che compongono il vasto arcipelago delle isole Mergui da poco aperto al turismo e città d’arte come Luang Prabang in Laos che conserva intatto il fascino misterioso delle più autentiche città del sud-est asiatico.
Una top ten personale, dunque e non poteva essere altrimenti, fatta di suggestioni tra mare, natura, arte e cultura, per scoprire cosa vedere nel sud-est Asia.
Lago Inle (Myanmar)
Ci lasciamo le colline alle spalle e la strada scende tra curve e tornanti in direzione del Lago Inle e della cittadina di Nyaung Shwe che sorge poco distante dalle sue sponde. Da qui partono le sottili imbarcazioni a motore costruite interamente in legno per raggiungere uno dei luoghi più affascinanti del sud-est asiatico. I pescatori Intha con le loro movenze acrobatiche manovrano reti e remi. Nelle case su palafitte tra orti galleggianti e templi sospesi sull’acqua entriamo in contatto con uno stile di vita modellato dall’acqua e dalle stagioni. Il Lago Inle è circondato dalle colline, ma lo spazio attorno a noi sembra infinito e pieno di autentica magia.
Come arrivare
Il modo più comodo per raggiungere il Lago Inle è in aereo. Frequenti voli giornalieri partono da Yangon, Mandalay e Bagan verso l’aeroporto di Heho che dista dalla città di Nyaung Shwe un’ora circa di auto.
Il percorso più suggestivo coincide con un trekking di più giorni che dalla città di Kalaw conduce attraverso scenari naturalistici spettacolari e villaggi tribali fino al Lago Inle .
Bangkok (Thailandia)
Maledettamente calda. Con il suo traffico congestionato, un inquinamento galoppante, uno skyline fatto di palazzi e cemento. Perché allora visitare Bangkok? Perché un viaggio nel sud-est asiatico senza aver visto Bangkok non sarebbe completo. Il Wat Pho con il suo Buddha Sdraiato e il Buddha di Smeraldo conservato da duecento anni all’interno del Wat Phra Kaew. Il Palazzo Reale, il tempio di Wat Traimit che ospita al suo interno il celebre Buddha d’Oro, la più grande statua in oro massiccio al mondo. Lo street food, i mercati galleggianti e le rigeneranti escursioni lungo il Chao Phraya per prendere una boccata d’aria. Se avete intenzione di fare un giro nel sud-est asiatico Bangkok ne vale davvero la pena.
Come arrivare
Al momento della stesura di questo articolo le uniche compagnie aeree a gestire voli diretti tra l’Italia e Bangkok sono Thai Airways e Air Italy con partenze da Roma e Milano. Tutti gli altri voli prevedono scali in base alla compagnia scelta.
Bangkok è uno degli hub di trasporti più grandi del sud-est asiatico. L’aeroporto di Don Muang gestisce voli low cost per molte delle maggiori località del sud-est Asia. Dalla stazione centrale di Hua Lamphong partono numerose corse dirette sia verso le città del nord come Chang Mai e Chang Rai così come in direzione di molte mete turistiche della Thailandia del sud (Phuket, Surat Thani). Le stazioni degli autobus forniscono collegamenti rapidi, efficienti ed economici. Impossibile non trovare a Bangkok il mezzo più adatto per pianificare il vostro prossimo viaggio nel sud-asiatico.
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Triangolo d’oro (Thailandia)
Nell’estremo nord della Thailandia l’area del Triangolo d’oro è stata per lungo tempo inaccessibile. I trafficanti di droga, certo, e la morfologia di un territorio costituito in gran parte da foreste impenetrabili. Oggi le cose sono cambiate, ma una buone dose di adattamento e pazienza si rivelano comunque risorse necessarie se vi volete avventurare in questa remota regione della Thailandia del Nord. Basta infatti abbandonare le strade asfaltate per ritrovarsi immersi nella vita locale dei popoli tribali del sud-est asiatico di etnia Akha, Yao e Karen.
Oppure percorrere l’impressionante strada panoramica che conduce alle spettacolari grotte di Chiang Dao seguendo tour classico della Thailandia del Nord tra cultura e natura.
Come arrivare
L’aeroporto Don Muang di Bangkok gestisce voli diretti low cost verso Chiang Mai e Chiang Rai. Da qui è necessario avvalersi di trasporto via terra o in alcuni casi di suggestivi itinerari via fiume per raggiungere i maggiori luoghi di interesse.
Sapa e i villaggi tribali (Vietnam)
Le nebbie mattutine che nascondono il paesaggio sottostante. Con le sue risaie disposte su terrazze lungo le linee sinuose delle colline. Più in alto le foreste e oltre il cielo. Un viaggio nell’estremo nord-ovest del Vietnam tra i popoli del sud-est asiatico di etnia H’Mong e Zay i cui villaggi possono essere raggiunti solo a piedi. Centro nevralgico della vita locale la cittadina coloniale di Sapa che ancora offre al viaggiatore interessanti spunti dal punto di vista architettonico. Ma il vero centro della vita locale, ieri come oggi, è rappresentato dal mercato cittadino con i suoi tessuti colorati, il cibo e i prodotti agricoli del territorio. Oltre i confini urbani iniziano i numerosi sentieri che conducono ai villaggi tribali, alle spettacolari vedute del Passo di Tram Ton (il più alto del Vietnam), alle piantagioni di tè in un susseguirsi interminabile di suggestioni e spunti fotografici.
Come arrivare
La soluzione più comoda e riposante per raggiungere Sapa è prendendo il treno notturno dalla città di Hanoi. Il collegamento ferroviario prevede un collegamento diretto da Hanoi fino alla cittadina di Lo Cai da cui è possibile raggiungere Sapa con un viaggio di un’ora in autobus. In alternativa potete optare per un itinerario diretto da Hanoi a Sapa affidandovi agli autobus. Senza dubbio più impegnativo per le vostre articolazioni.
Angkor Wat e i templi khmer nella foresta
(Cambogia)
Questa non ce la siamo persa in questo viaggio personalizzato del sud-est asiatico. Tra le cose da vedere, quelle da non perdere per avere un primo e spettacolare incontro con questo territorio è lo spettacolare complesso di templi della città di Angkor di cui il più conosciuto è senza dubbio Angkor Wat. Una città d’arte nel sud-est asiatico ancora viva con i suoi numerosi monaci. Un incontro che vale la pena di prolungare almeno per qualche giorno e poi proseguire per chi non fosse ancora sazio di storia e cultura del sud-est asiatico verso i panorami mozzafiato del tempio di Preah Vihear. Oppure avventurarsi in direzione ovest verso il tempio remoto di Banteay Chhmar, uno dei più suggestivi templi khmer della foresta.
Templi khmer in Cambogia: storia, caratteristiche e siti
Come arrivare
L’aeroporto internazionale di Siem Reap gestisce sia voli domestici che internazionali. Il modo più comodo e veloce per raggiungere il complesso di templi di Angkor. Da qui potete affidarvi a tour operator locali come In Asia Travel per la pianificazione del vostro futuro itinerario nel sud-est asiatico.
Alla domanda cosa vedere nel sud-est asiatico segue un momento di incertezza. Con così tanti posti da non perdere e località indimenticabili la scelta è davvero tosta. Se cominciate dalla Baia di Halong, beh siete già sulla buona strada visto che è entrata di recente a far parte della lista delle Sette Meraviglie del Mondo Naturale. Se cercate un luogo magico di incomparabile bellezza per il vostro primo viaggio nel sud-est asiatico, iniziate da qui. Le isole carsiche con la loro inconfondibile silhouette ospitano ancora villaggi tradizionali, in una delle mete turistiche più magiche del sud-est asiatico.
Come arrivare
La Baia di Ha Long è collegata con autobus giornalieri alla città di Hanoi che dista circa 150 chilometri.
Plateau di Boloven (Laos)
Percorriamo la strada asfaltata lasciandoci alle spalle la cittadina di Pakse nel Laos meridionale. Il paesaggio poco a poco si trasforma, lasciando spazio a una vegetazione selvaggia di un verde intenso interrotto solo dalle immancabili abitazioni su palafitte e dai campi dove viene coltivato il caffè. Ci lasciamo alle spalle anche l’afa della pianura mentre saliamo per raggiungere il suggestivo Plateau di Boloven.
Basta addentrarsi lungo le vie sterrate che abbandonano le strade principali per arrivare ad alcuni dei punti di interesse naturalistico più spettacolari del sud-est asiatico. Le cascate gemelle di Tadfane, le più alte del Laos, quelle di Tad Yuang senza dubbio tra le più scenografiche e le triplici cascate di Tad Lo non lontane dai villaggi tribali abitati dalle etnie Alak, Nge e Katu.
Come arrivare
L’aeroporto internazionale di Pakse è il punto di arrivo perfetto per raggiungere l’altopiano di Boloven. Qui atterrano voli domestici provenienti dalle maggiori località del Laos e voli internazionali da Bangkok, Ho Chi Minh City e Siem Reap ideale per chi volesse seguire un itinerario del sud-est asiatico che prevede un tour multinazione.
Luang Prabang (Laos)
Nella nostra personale geografia del sud-est asiatico non poteva mancare la città di Luang Prabang, l’antica capitale del Regno Lan Xang. Situata lungo la confluenza dei fiumi Mekong e Nam Khan unisce in un itinerario di impareggiabile suggestione alcuni dei luoghi più belli dell’intero sud-est asiatico. La grotta dei Mille Buddha di Pak Ou, il tempio di Wat Visoun, i villaggi locali con le loro antiche tradizioni tessili. I numerosi monaci che all’alba seguono le vie cittadine nella loro quotidiana raccolta di offerte, mentre al tramonto la vista dal monte Phousi con i suoi stupa dorati offre un colpo d’occhio emozionante sulle alture circostanti; in attesa della sera quando i mercati si animano delle tante bancarelle e dei locali dove ci si siede per un caffè rigorosamente Lao Style.
Leggi anche: Viaggio in Laos: consigli, visto, quando andare
Come arrivare
L’aeroporto internazionale di Luang Prabang rappresenta senza dubbio il modo più veloce per raggiungere la città. Altra opzione è quella via terra affidandosi alle tante compagnie di autobus che gestiscono collegamenti diretti tra Lunag Prabang e le maggiori città del Laos sia meridionale che settentrionale.
Mondulkiri e Ratanakiri (Cambogia)
Le province più remote della Cambogia. Situate nella parte orientale del Paese lungo la linea di confine con il Vietnam del sud. Mondulkiri e Ratanakiri sono la meta ideale per chi è alla ricerca di avventura lontano dagli itinerari turistici del sud-est asiatico più battuti. Dalla Doh Kromom Hilltop Pagoda il panorama sulla foresta circostante da un’idea di quanto queste aree siano ancora oggi selvagge e incontaminate. Imperdibile è senz’altro la cascata Bou Sra, tra le più spettacolari del Paese. In questo remoto territorio vivono ancora nei loro villaggi le minoranze di etnia Kachok e Phnong.
Come arrivare
Phnom Penh è il punto di partenza perfetto per raggiungere le province di Mondulkiri e di Ratanakiri. Ci sono frequenti corse sia in direzione di Sen Monorom (capoluogo di Mondulkiri), sia di Banlung (capoluogo di Ratanakiri). Per le escursioni ai villaggi tribali e ai luoghi di interesse naturalistico presenti nella zona il consiglio come sempre è quello di affidarsi a tour operator specializzati in questo tipo di itinerari turistici.
Arcipelago Mergui (Myanmar)
Non è facile immaginare l’Arcipelago delle Isole Mergui che punteggia il Mare delle Andamane nel Myanmar del sud. Centinaia di isole per lo più incontaminate dove vive da millenni uno dei popoli del sud est asiatico più affascinanti e misteriosi. I Moken sono i nomadi del mare e i loro villaggi sono fatti di barche. Le isole e la terraferma sono solo un passaggio. Eppure esistono con i loro nomi che sembrano rimandare a storie di pirati e leggende d’altri tempi. La natura, il mare e le spiagge. Il pesce fresco, i villaggi Moken, l’accoglienza dei suoi abitanti che resta nel cuore come un’irrinunciabile nostalgia.
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Come arrivare
Data l’estensione dell’Arcipelago delle Mergui segnaliamo due comodi punti di accesso. Con voli domestici in partenza dall’aeroporto di Yangon potete raggiungere in poco più di un’ora le città di Kawthaung e Myeik lungo la costa meridionale del Myanmar.
Per chi si trovasse in viaggio nella Thailandia del sud il valico terrestre di Kawthaung – Ranong costituisce un facile punto di ingresso in Birmania per raggiungere alcune delle isole più suggestive dell’arcipelago.
Consigli di viaggio per il sud-est asiatico
Vaccinazioni
Al momento della stesura di questo articolo non esistono nei Paesi del sud-est asiatico che abbiamo trattato (Myanmar, Thailandia, Laos, Cambogia, Vietnam) criticità sanitarie tali da richiedere vaccinazioni obbligatorie. Detto in altre parole potete organizzare il vostro viaggio nel sud-est asiatico senza dovervi per forza vaccinare. Diventa dunque questione personale la decisione di seguire una profilassi contro la malaria, ad esempio, o l’Epatite A.
Il suggerimento migliore che possiamo darvi è quello di consultare il vostro medico di riferimento e tenervi aggiornati sulla situazione sanitaria nei luoghi del sud-est asiatico che intendete visitare.
Clima
Il clima di tipo tropicale del sud-est asiatico è caratterizzato da tre stagioni:
- stagione secca
- stagione umida
- stagione delle piogge
Il periodo migliore per visitare il sud-est asiatico è senza dubbio quello che va dalla fine di Ottobre agli inizi di Maggio (stagione secca e fresca). Data la vastità di un territorio che tocca all’estremo nord i contrafforti montuosi dell’Himalaya e nella sua parte meridionale le acque del Golfo del Siam e del mar Cinese, un viaggio nel sud-est asiatico si presta a essere effettuato durante tutto il corso dell’anno. Basta scegliere sulla base delle condizioni meteo dei diversi Paesi l’itinerario più adatto a voi.
Assicurazione di viaggio
Sconsigliamo in maniera energica di partire per il sud-est asiatico senza un’adeguata assicurazione di viaggio. Anche noi abbiamo scelto la nostra visto che da poco abbiamo deciso di collaborare con il team di World Nomads. Un gruppo di assicuratori di viaggio che garantisce affidabilità, trasparenza nelle varie clausole del contratto e un team di supporto disponibile in caso di emergenza 24h su 24h.
Potete chiedere a noi se volete consigli o suggerimenti rispetto all’assicurazione di viaggio più adatta in base all’itinerario scelto per il vostro viaggio nel sud-est asiatico o per rispondere a qualunque altra domanda non vi faccia dormire la notte. Domande di viaggio, per carità!
Itinerari di viaggio nel sud-est asiatico
Cosa vedere?
Per chi fosse arrivato sano e salvo alla fine di questo lungo viaggio e continuasse a chiedersi:
Sì, ma cosa c’è ancora da vedere nel sud-est asiatico?
Beh, viaggiatori di questo tipo fanno al caso nostro.
Mai sazi, pieni di domande e curiosità. Il flagello delle guide turistiche, sempre alla ricerca di qualcosa d’altro per un viaggio nel sud-est asiatico che vorrebbero non finisse mai.
A noi piacciono viaggiatori come questi, appassionati di mete sconosciute che sanno apprezzare le scomodità e gli eventuali contrattempi di un trekking nel Vietnam del Nord con la stessa capacità di adattamento con cui al mattino raggiungono il posto di lavoro. Giungla per giungla meglio la prima!
Viaggiatori che seguono gli itinerari del sud-est asiatico lungo percorsi personalizzati che vanno dalle spiagge infinite della costa di Ngapali Beach in Myanmar fino ai templi khmer nella foresta cambogiana. Viaggiatori che scelgono una vera esperienza di viaggio e seguono percorsi che conducono a un contatto autentico con la natura, le popolazioni locali e il territorio che attraversano.