Con grazia e una buona dose di assordanti rumori le imbarcazioni scivolano lungo le acque calme del Lago Inle. Ce ne sono poche. Alcune con a bordo turisti in cerca di scatti suggestivi, come me, altre, le più isolate, sono ferme. Riconosco le silhouette dei pescatori intha che da secoli con movenze acrobatiche muovono le reti in attesa che i pesci compiano ciò che devono fare.
Nel silenzio che precede l’alba la pianura di Bagan è ferma e immobile. Fa freddo. Non me l’aspettavo. In un attimo la luce taglia bassa le sagome dei templi e conferisce a tutto il paesaggio un’aurea mistica e spirituale come pochi luoghi del sud-est asiatico riescono a offrire. Le rovine di Angkor Wat o i templi della foresta in Cambogia.
Mare, mare e ancora mare. Costellato di isole che si susseguono una via l’altra in un’interminabile alternanza di terra e acqua e cielo. Poche quelle abitate, dai Moken che vivono da millenni seguendo leggi loro; nomadi del mare che si immergono a profondità impossibili senza l’ausilio di nulla; con pochi mezzi e tanta fiducia.
Viaggiare in Birmania significa spostarsi in un Paese grande il doppio dell’Italia; con gli imponenti contrafforti montuosi che proseguono verso l’estremo nord fino a incontrare le vette dell’Himalaya meridionale in Cina. Verso ovest al confine con l’India dove si incontrano le etnie locali Yndu, Uppu e Mun, mentre a est il Triangolo d’Oro suscita ancora emozioni di pericolo e avventura. Verso sud il mare delle Andamane, l’Arcipelago Mergui, le spiagge infinite, le isole, per un viaggio in Birmania tra acque cristalline e mare incontaminato. [toc]
Prima di partire per un viaggio Myanmar
Organizzare un viaggio in Birmania o in qualunque altro Paese del sud-est asiatico ha in sé qualcosa di magico; un misto di emozioni che vanno dalla paura all’eccitazione. Sarà per il fascino esotico di questo pezzo di Asia, mentre restiamo affascinati passando in rassegna per la decima volta le immagini delle destinazioni più conosciute del Myanmar: la piana di Bagan con i suoi templi, la Pagoda Shwedagon a Yangon, i villaggi tribali dello Stato Chin oppure le sconfinate spiagge di Ngapali una delle più belle località di mare del sud-est asiatico. Cerchiamo consigli per un viaggio in Birmania alla ricerca di aiuto e rassicurazione.
Viaggiare sicuri in Myanmar è semplice e vi spieghiamo come.
#1 Consiglio per viaggiare in Birmania: il
visto
La Birmania è l’unico Paese del sud-est asiatico che non rilascia il visto turistico all’arrivo (visa on arrival). Per richiedere il visto turistico potete rivolgervi all’ambasciata della Repubblica dell’Unione del Myanmar (nome ufficiale del Paese) a Roma situata in Viale Cortina D’Ampezzo No. 50.
Per chi non vuole, giustamente, sobbarcarsi l’espletamento della pratica del visto affidandosi ad agenzie (con costi aggiuntivi) o compiendo tutte le operazioni per conto proprio (una faticaccia), consigliamo vivamente di effettuare la richiesta online. Sul sito ufficiale la procedura è semplice e nel giro di qualche giorno otterrete in allegato via mail un pdf da stampare e portare con voi durante il viaggio in Birmania. Questo è il vostro visto turistico ufficiale, su cui all’arrivo nel Paese, gli incaricati apporranno una serie di timbri. Mi raccomando di conservare il visto fino al momento della partenza dal Myanmar.
La procedura per ottenere l’eVisa è molto semplice, basta avere a portata di mano i seguenti documenti:
- una copia digitale del vostro passaporto con validità residua di almeno sei mesi
- una fototessera in formato digitale, recente, con sfondo bianco
L’eVisa ha validità di tre mesi dal momento in cui lo riceverete e dal vostro arrivo potrete viaggiare in Birmania per un periodo massimo di 28 giorni. Evitate di trovarvi nella spiacevole situazione di un soggiorno in Myanmar con visto scaduto. Viaggiare sicuri in Birmania significa anche rispettare queste norme di base per una vacanza senza preoccupazioni.
#2
Consiglio per viaggiare in Birmania: sicurezza alimentare
Per chi viaggia in Birmania e in altri Paesi del sud-est asiatico è buona norma tenere presente alcune regole di base a livello alimentare per non incorrere nel rischio forse più comune: vale a dire dissenteria dovuta ad acqua o cibo. Senza farsi prendere da eccessivi allarmismi non si tratta necessariamente di cibi contaminati quanto piuttosto di una cronica carenza di adeguate strutture per la purificazione dell’acqua. Pochi batteri insomma che possono rovinare una vacanza.
Consigliamo pertanto di astenersi dal bere acqua corrente da fontane, fiumi (per i più intrepidi), laghi (per i più pigri) o alle innumerevoli bancarelle che troverete nei night market di Yangon e lungo i caratteristici locali di Mandalay o Bagan. È usanza locale infatti offrire all’ospite un bricco gratuito di fresca acqua corrente. Accompagnato da un’immancabile sguardo di attrazione e sospetto. Da parte dell’ospite ovvio. Un gesto di grande cortesia a cui è possibile declinare con un cordiale sorriso. Ma del resto non ce ne sarà neppure bisogno. L’acqua purificata in bottiglia è disponibile ovunque, perciò perché rischiare?
Suggeriamo poi di fare attenzione al cibo di strada. Il leggendario street food è di certo un’esperienza da provare; con così tanti luoghi in cui mangiare c’è solo l’imbarazzo della scelta. Una scelta che dovrebbe ricadere su quelli più affollati che di solito garantiscono una maggiore qualità dei prodotti e delle norme igieniche. Evitate cibi crudi, come verdure,che potrebbero essere stati lavati con acqua corrente e puntate su quelli cotti o fritti: scelta che non manca affatto in gusto e quantità.
#3 Consiglio per viaggiare in Birmania: i
vaccini
Al momento della stesura di questo articolo non esistono in Birmania criticità sanitarie tali da richiedere una vaccinazione obbligatoria.
La possibilità di contrarre la malaria in Birmania dipende molto dalle zone che andrete a visitare considerando altresì che nelle maggiori destinazioni i rischi sono davvero minimi. Un’efficace deterrente sono i repellenti antizanzare che oltre a garantirvi di viaggiare sicuri in Birmania saranno un benedetto sollievo contro le punture di insetti. Tanto fastidiosi là quanto lo sono in Italia.
Il capitolo delle eventuali vaccinazioni in Myanmar è questione personale, nella misura in cui ogni viaggiatore si sente rassicurato e protetto seguendo un efficace protocollo sanitario: per l’Epatite A ad esempio oppure per la difterite. Ma lo ripetiamo le vaccinazioni non sono obbligatorie e il consiglio è quello di consultare il vostro medico di fiducia oppure strumenti informativi utili come la sezione viaggio sicuro in Birmania del sito di Medicina di viaggi.
#4 Consiglio per viaggiare in Birmania:
assicurazione di viaggio
Ci siamo. È quasi tutto pronto. Il momento della partenza non è così lontano; anche se lo sembra.
Una delle voci fondamentali da inserire in una check-list di cose da fare prima di partire per un viaggio in Birmania è l’assicurazione di viaggio. Potete scegliere fra le tante assicurazioni di viaggio online oppure optare per il vostro assicuratore di fiducia. In entrambi i casi tenete presente alcuni elementi fondamentali. I massimali di copertura, più alti sono meglio è.
La tipologia di viaggio che avete scelto. Tra i tanti possibili itinerari del Myanmar un trekking dei villaggi tribali della Birmania del nord è ben diverso da una vacanza sulle spiagge di Ngapali o Sittwe e richiederà voci specifiche da aggiungere o eliminare. Altro elemento da considerare per un viaggio sicuro in Myanmar è verificare che la vostra assicurazione di viaggio copra i trasferimenti all’estero. Non solo, come è ovvio, nel Paese di origine, ma anche spostamenti in aereo verso Bangkok o Singapore dove solitamente vengono gestite le criticità maggiori data la migliore qualità delle strutture sanitarie.
Di recente come tour operator specializzato nel sud-est asiatico abbiamo deciso di collaborare con World Nomads. La nostra scelta è stata motivata da una serie di risorse che il gruppo mette a disposizione di coloro che sottoscrivono un’assicurazione di viaggio per la Birmania. Da una copertura ad hoc per le diverse tipologie di attività fisica, all’assistenza continua in caso di necessità 24h su 24h. Da vari tool che possono essere scaricati sul proprio smartphone come mini guide per aiutare nella comunicazione, a consigli e avvisi per un viaggio sicuro in Myanmar.
#5 Consiglio per viaggiare in Birmania: fai da
te o tour operator?
Capisco bene che la dicotomia tra viaggiare da soli in Birmania oppure affidarsi a un tour operator come In Asia Travel può apparire quantomeno sbilanciata a nostro favore.
Nella realtà, cioè al momento di organizzare un viaggio in Birmania, le differenze si fanno sempre più evidenti. Aspetti come la personalizzazione del viaggio, la sicurezza, l’accesso ad aree difficili da raggiungere in maniera individuale, senza l’ausilio di guide locali che conoscono il territorio, sono tutti elementi che fanno parte di una corretta organizzazione. Alcune destinazioni sono raggiungibili esclusivamente con mezzi privati in quanto sono al di fuori dei percorsi svolti dai mezzi pubblici.
Aspetti la cui pianificazione, per quanto ci diamo da fare sulle guide cartacee o con gli strumenti online, risulta non certo impossibile, ma di solito si scontra con realtà locali difficilmente immaginabili dall’Italia. Criticità legate ad esempio al periodo scelto: durante la stagione monsonica alcune strade potrebbero essere interrotte. Oppure difficoltà linguistiche: nelle aree tribali pochissimi conoscono l’inglese e una guida esperta si rivela essenziale.
Per questa ragione come tour operator specializzato in viaggi nel sud-est asiatico costruiamo itinerari in Myanmar in base alle esigenze dei singoli viaggiatori.
Il viaggio è un’opportunità inestimabile per allargare i propri orizzonti che si declina secondo tempi, bisogni, risorse diverse per ognuno di noi. La proposta di pacchetti rigidi non soddisfa il nostro bisogno di interpretare un viaggio in Myanmar come esperienza capace di offrire al viaggiatore uno sguardo autentico sui luoghi che visiterà; una relazione onesta con le popolazioni locali e un rispetto assoluto nei confronti dell’ambiente, delle tradizioni e delle culture del Myanmar.
#6 Consiglio per viaggiare in Birmania:
spostamenti e mezzi di trasporto
Con una superficie di oltre 600mila chilometri quadrati (due volte l’Italia) e un’estensione da nord (regione dell’Himalaya) fino a all’estremo sud (mare delle Andamane) che supera i 2mila chilometri, un viaggio in Myanmar richiede senza dubbio un’attenta pianificazione per quanto riguarda la scelta dei mezzi di trasporto e la distanza tra una località e l’altra.
Giusto per fare qualche esempio Yangon, l’ex capitale del Myanmar, dista 400 chilometri circa dalle spiagge bianche di Ngapali. L’opzione aereo si rivela se non una necessità, perlomeno una scelta saggia, visto che occorrono più di venti ore via terra; e una volta arrivati in questa località per raggiungere il nord della Birmania come la regione di Mandalay o la piana di Bagan potrebbe essere necessario prendere un volo con scalo a Yangon visto che i collegamenti diretti da Thandwe, l’aeroporto di riferimento per Ngapali, sono disponibili sono in alta stagione e con frequenza non quotidiana.
Viaggiare in aereo in Birmania se da un lato sottrae fascino ad alcuni itinerari, si rivela una risorsa preziosa e a dire il vero abbastanza economica, per chi non ha molto tempo a disposizione e prevede di visitare nel suo viaggio in Myanmar molte delle località più conosciute.
Viaggiare in bus può essere un’opzione accettabile per risparmiare ad esempio il soggiorno di una notte in albergo prediligendo i VIP bus che offrono comode poltrone spaziose e con una seduta allungabile per riposare meglio.
Per i brevi spostamenti potreste affidarvi ai vari servizi locali come moto taxi, tuk tuk e biciclette o motorini a noleggio, anche elettrici (come quelli a disposizione nei vari hotel della piana di Bagan). Questi ultimi possono essere impiegati, con prudenza e tenendo conto dell’onnipresente e spesso caotico traffico locale, per esplorare in autonomia il paesaggio circostante, scattare qualche foto suggestiva e allontanarsi per qualche ora dai luoghi turistici più affollati.
#7 Consiglio per viaggiare in Birmania: come
comportarsi
Il turismo in Birmania sta facendo i suoi primi passi e ancora per chi viaggia in questo meraviglioso Paese lo attendono luoghi pervasi da un’autenticità difficile da descrivere. La lingua inglese non è molto diffusa, in particolare nelle zone rurali, ma tutti saranno ben lieti di darvi una mano. Soprattutto i più giovani che avranno così modo di mettere alla prova il loro inglese.
Indossate un abbigliamento adeguato e rispettoso della cultura e delle tradizioni locali. Non si tratta certo di vestire in longy, l’abito tradizionale sia per gli uomini che per le donne, quanto piuttosto di evitare vestiti non appropriati soprattutto durante la visita ai tanti templi presenti in Birmania. Pantaloncini o gonne sopra il ginocchio non sono ammessi, così come le scarpe (si entra a pieni nudi) e abiti succinti.
Evitate di toccare sulla testa i bambini piccoli, in quanto gesto di cattivo auspicio per il piccolo o la piccola.
Non contrattate fino allo sfinimento per il corrispettivo in euro di pochi kyat (si pronuncia ciat). In Myanmar la contrattazione non è così diffusa come in altri Paesi dell’Asia e nei negozi, così come con i mezzi di trasporto locali non sarà necessario imbastire scene da suq. È bene tenere presente che in un Paese come la Birmania, vissuto per decenni in uno stato di chiusura pressoché totale rispetto al mondo esterno, pochi kyat in più possono davvero fare la differenza per la persona che li riceve.