Cosa vedere sul fiume Mekong: il delta, le 4000 isole e altre meraviglie

Il viaggio che vi propongo oggi segue un percorso lungo più di quattromila chilometri e scopriremo che cosa vedere sul fiume Mekong. Attraverseremo un’area seconda solo alla foresta Amazzonica per biodiversità, con migliaia di specie animali e vegetali. Scopriremo città entrate a far parte del nostro immaginario, a volte in maniera drammatica altre suscitando in noi fantasie di sogni esotici. Affronteremo cascate dal corso rabbioso e turbolento. Ci sarà da attraversare giungle lussureggianti e placide vallate, spettacolari colline carsiche ed imponenti grotte naturali.
Capitali perdute entrate a far parte del Patrimonio dell’UNESCO, gole profonde incastonate in foreste selvagge, un tempo inaccessibili agli stranieri.

Questo è il Mekong e in questo viaggio sarà il fiume stesso ad accompagnarci. Basterà seguirne il corso. Le città, i templi, i mercati galleggianti li incontreremo strada facendo con l’idea di offrirvi spunti e di suscitare la vostra curiosità per un viaggio dentro l’anima stessa del sud est asiatico.

Quindi partiamo e il punto di inizio è proprio quello in cui il Mekong si manifesta in tutta la sua grandiosa bellezza.

Viaggio sul Delta del Mekong (Vietnam)

La città principale da cui partire per effettuare i tour del delta è Can Tho situata a circa centosettanta chilometri a sud ovest di Ho Chi Minh. Il panorama della regione è costellato di piantagioni di riso, di canna da zucchero e frutta. Centinaia di corsi d’acqua naturali e artificiali (per l’irrigazione) venano quest’area di sfumature e colori che cambiano costantemente. La zona pullula di vita fin dalle prime ore del mattino, gli scambi commerciali la fanno da padrone. Case galleggianti e barche di tutti i tipi attraversano il vasto sistema fluviale. Il mercato galleggiante principale è quello di Cai Rang situato a pochi chilometri dalla città. Visita ideale di primo mattino per godere appieno della vitalità caotica dei mercati asiatici. Altro mercato galleggiante altrettanto famoso è quello di Cai Be. È uno dei più importanti e grandi di tutto il Vietnam e si trova a circa 70 Km a nord est di Can Tho.

Tour per visitare il delta del Mekong

 

Phnom Penh (Cambogia)

Seguendo a ritroso il corso del fiume si arriva a Phnom Penh. Lo si può fare in battello partendo dalla città vietnamita di Chau Doc con un viaggio della durata di 4/5 ore. Caotica, frenetica, ma dall’indiscutibile fascino coloniale con il suo lungofiume pieno di locali e altri luoghi di intrattenimento. La città conserva una memoria drammatica, testimonianza del passato sanguinario del regime Khmer. Il Museo del Genocidio situato nel cuore della città è una tappa importante per comprendere il passato e il presente del Paese. Il Museo Nazionale si trova a poche centinaia di metri dalle rive del Mekong e ospita un’incredibile collezione di reperti provenienti dal distretto archeologico di Angkor e da altri siti cambogiani. A pochi passi dal museo si trova il Palazzo Reale residenza del sovrano cambogiano ed aperto ai turisti. L’impressionante Pagoda d’argento, i Buddha d’oro e di cristallo costituiscono solo alcuni dei tesori visibili in una visita alla residenza reale. Phnom Pehn la tocchiamo con il tour Templi di Angkor e la capitale.

 

Palazzo Reale Phnom Penh (© In Asia Travel)

Palazzo Reale Phnom Penh (© In Asia Travel)

 

Kratie (Cambogia)

Continuando a seguire il corso del Mekong ci spostiamo a 250 Km a nord est di Phnom Penh. La sonnolenta città di Kratie è il luogo ideale dove trascorrere un paio di giorni di riposo prima di proseguire nel vostro viaggio. Una delle attrazioni principali sono le escursioni lungo il Mekong per l’avvistamento dei delfini d’acqua dolce (gli irrawaddy). Vale la pena lasciarsi cullare dal moto placido del fiume e godere dei panorami che ad ogni ansa si aprono. Bambini che giocano, donne che lavano i panni sono presenze costanti della vita del fiume. Proprio di fronte a Kratie in un’esplorazione di una giornata vi immergerete in un paesaggio bucolico visitando l’isola di Koh Trong. Si raggiunge in battello e si richiede la presenza indispensabile di una macchina fotografica. Non ve ne pentirete!

È possibile visitare Kratie e fare un’escursione al santuario delfini del Mekong con il nostro tour Angkor e le province remote.

 

Delfini Irrawady - Kratie (© In Asia Travel)

Delfini Irrawady – Kratie (© In Asia Travel)

 

Si Phan Don – 4.000 Isole (confine Laos – Cambogia)

Dopo aver lasciato gli irrawaddy di Kratie ci spostiamo verso nord ed entriamo in Laos. Il corso del Mekong subisce qui un’interruzione creando una zona naturalistica unica e spettacolare.
Le cascate di Khone con un salto di venti metri si estendono lungo il corso del fiume con un susseguirsi di rapide turbolente e furiose distribuite su di una superficie di dieci chilometri.
Qualche chilometro più a nord il fiume riacquista la propria tranquillità allargandosi per ospitare al proprio interno un paesaggio costellato di isole in una placida atmosfera tropicale, Si Phan Don. Nessuno sa se sono veramente 4.000, ma da una sponda all’altra del fiume le isole sembrano susseguirsi senza sosta. Difficile capire dove sia la terraferma. Ci si sposta da un’isola all’altra a piedi o in bici su ponti di bambù. Da qui si parte per le escursioni alle cascate o per esplorazioni lungo il fiume sulle tipiche imbarcazioni. Per evitare di perdersi, le isole principali in cui soggiornare sono tre: Don Khong, Don Dhet, Don Khon.

Tour alle 4000 isole del Laos

 

Si Phan Don (© In Asia Travel)

Si Phan Don (© In Asia Travel)

 

Champasak ( Laos )

Non lontano da Si Phan Don in un tratto in cui il Mekong raggiunge una notevole ampiezza riposa la città di Champasak. È un buon posto dove ricaricare le batterie dedicandosi alla lettura di un buon libro, affacciati magari sulle numerose terrazze che danno sul fiume.
Ma un buon motivo per visitare Champasak e non cedere totalmente alla pigrizia è la visita alle rovine di Wat Phu.
Si estendono sulla riva ovest del Mekong, su di una zona pianeggiante che ospita il museo e alcuni templi in ottimo stato di conservazione. Ma è il Tempio Principale il vero gioiello. Si raggiunge con una ripida scalinata che conduce al di sotto di un’imponente parete rocciosa da cui si domina il piano alluvionale circostante. Gli altari e i luoghi di culto compaiono come per magia dietro ad imponenti massi, mentre dall’interno di una spaccatura della roccia zampilla una fonte di acqua pura, luogo sacro del complesso religioso. Data la poca presenza turistica conserva un fascino paragonabile ai ben più famosi templi di Angkor.

Champasak, Wat Phu e altri luoghi qui citati sono visitabili con il nostro Gran tour del Laos di 10 giorni.

 

Vientiane ( Laos )

La capitale laotiana si sviluppa lungo le rive del Mekong proprio di fronte al confine con la Thailandia a sud, sulla riva opposta. Il lungofiume è ricco di mercati e locali dove trascorrere momenti piacevoli di relax.
La città è molto viva e la sua cucina vi stupirà per la varietà culinaria di tradizione francese, locale e thai.
Wat Si Saket è il tempio più antico, sopravvissuto alla distruzione siamese del XIX secolo. Al proprio interno conserva una vasta collezione di statue di Buddha costituita da più di duemila immagini.
Wat Ho Phra Kaew è l’altro luogo simbolo della città. Un tempio-museo che ospitava al proprio interno il famoso Buddha di Smeraldo, sottratto durante l’invasione siamese e a tutto oggi conservato a Bangkok nel tempio omonimo.
Vale la pena dedicare qualche ora all’esplorazione dei numerosi Wat (templi buddhisti) presenti a Vientiane, che visitiamo anche nel nostro tour nel Laos classico. Vi accoglieranno quella pace e quella tranquillità che rimettono in sesto prima di riprendere il cammino.

 

Wat Si Saket - Vientiane (© In Asia Travel)

Wat Si Saket – Vientiane (© In Asia Travel)

 

Luang Prabang ( Laos )

Luang Prabang fu l’antica capitale del primo regno laotiano di Lan Xang. Il fascino di questa città è oggi conservato anche grazie al fatto di essere entrata a far parte del Patrimonio dell’umanità.
Si torna indietro nel tempo attraversando la città, difficile non sentirsi affascinati da una magia antica. Forse è per il fatto che il Mekong scorre placido al di sotto della città, attraversato da ponti di bambù e circondato da colline coperte di foresta tropicale. Forse è per i monaci che all’alba ricevono le offerte dei fedeli lungo la via principale di Luang Prabang, un momento che vale sicuramente una sveglia di primo mattino.
Forse è per la salita al tempio di Phu Si, tanto amato da Terzani. I gradini sembrano non finire mai, poi una volta giunti al termine della salita lo spettacolo immenso della città e del Mekong visti dall’alto e delle colline a fare da cornice. Forse è per tutte queste cose messe insieme che Luang Prabang più che un luogo è un sentimento.

 

Conclusione: da Luang Prabang a Huay Xai

Ci tenevo a concludere in battello il nostro viaggio lungo il corso del Mekong. Un po’ per coerenza rispetto all’itinerario fluviale, ma soprattutto perché questo viaggio vale davvero la pena.
Potrete scegliere tra barche veloci o barche lente oppure se preferite una vera e propria crociera.
Confrontate i prezzi, valutate le varie opzioni e non dimenticate di affidarvi a tour operator specializzati nel Sud Est Asiatico. La parentesi è doverosa per evitare di trasformare questo viaggio in un inferno.
Detto questo il percorso è tra i più belli che si può effettuare nella regione.
Foreste e pareti rocciose che si innalzano quasi in verticale rispetto al letto del fiume. Un’umanità più o meno varia e rumorosa a seconda del mezzo scelto vi accompagneranno lungo il viaggio. La notte si riempie dei rumori della foresta, il mattino presto poco prima dell’alba il silenzio anticipa la comparsa del sole. Si parte da Luang Prabang di primo mattino per arrivare alla città di Huay Xai sul confine thailandese. La durata varia naturalmente dal tipo di viaggio da voi scelto. Si va da un minimo di due giorni ad un massimo di tre o quattro per le crociere.

 

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