Tour organizzati in Laos rispettando le etnie locali

I tour organizzati in Laos sono in continua crescita per la costante richiesta di itinerari meno battuti dal turismo di massa. Senza dubbio l’antica capitale Luang Prabang, la cittadina di Vang Vieng, e la capitale Vientiane rientrano da tempo nei programmi classici come estensione di tour in Cambogia, Thailandia e Vietnam. Questo straordinario Paese è in grado di offrire molto di più ai visitatori che desiderano conoscere aree al di fuori dell’asse principale che congiunge queste 3 principali tappe.

Tour organizzati in Laos

Risaie nella provincia di Phongsali (© In Asia Travel)

Viaggiare nelle zone più remote prevede considerare alcuni aspetti fondamentali che includono una buona dose di adattamento ed il rispetto nei confronti della popolazione e della cultura locale. Il Laos è un Paese straordinario in cui sono presenti più di 150 minoranze etniche. La gran parte di esse vivono in remote zone collinari e montuose spesso difficilmente accessibili ai viaggiatori a causa dell’assenza di infrastrutture, sia in termini di strade che di accoglienza. I progetti di costruzione sono inevitabilmente invasivi nei confronti delle tribù locali abituate a vivere in un contesto estremamente naturale.

Minoranze etniche Akha su una strada provinciale in direzione del confine cinese (© In Asia Travel)

Minoranze etniche Akha su una strada provinciale in direzione del confine cinese (© In Asia Travel)

 

Best private tailor made tours in Southeast Asia and Central Asia - In Asia Travel

Strada provinciale nella provincia di Phongsali in direzione del confine cinese (© In Asia Travel)

 

Altre sono invece raggiungibili con mezzi privati appoggiandosi ad un tour operator responsabile e professionale in grado di proporre e gestire itinerari meno convenzionali. Più ci si allontana dai circuiti turistici e meno sono disponibili strutture di categoria, ma il “sacrificio” di un pò di adattamento è ampiamente ripagato da un’esperienza indubbiamente autentica e indimenticabile.

Nonostante il desiderio incontenibile di sentirsi “esploratori” è nostro impegno morale primario rispettare i confini culturali affinchè i popoli di queste minoranze non vengano trasformati in “oggetto” a uso e consumo del turista che in qualche modo con la sua presenza può alterare l’equilibrio di queste strutture sociali tradizionali. Capita spesso di osservare visitatori che, se pur con le migliori buone intenzioni, hanno un approccio non idoneo nei confronti della gente del luogo semplicemente perchè non conoscono le usanze del luogo.

L’estrema contrattazione, la caccia alla fotografia più originale, l’abbigliamento non adeguato, sono fattori che spesso risultano offensivi secondo la cultura locale. Inoltre, è importante non dimenticare che nelle aree più remote, le minoranze etniche animiste non sono mai state esposte in precedenza ai visitatori occidentali. In Laos è importante corrispondere la nota ospitalità locale con estrema gentilezza e rispetto.

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